
Pellegrino nel segno dei grandi attaccanti del Parma, le big osservano interessate
A Parma di grandi attaccanti se ne intendono. Da Crespo a Gilardino, da Adriano a Mutu, da Balbo a Chiesa e Zola, sono tanti i giocatori che hanno segnato la storia in maglia gialloblù. Il palato fine dei tifosi in questo senso è stato allenato nel tempo e oggi Mateo Pellegrino spera di ripercorrere la strada tracciata dai grandi ex del passato.
Il centravanti argentino nella serata di ieri ha deciso la sfida contro il Torino con una splendida doppietta, la seconda dopo il rodaggio degli ultimi mesi dello scorso anno in cui ironia della sorte segnò altri due gol proprio ai granata. "Ha grande capacità di esser dominante in area, ricevere spalle alla porta e mettere altri giocatori in posizione di vantaggio. Fa tanto sacrificio difensivo, è un esempio da quando entra nel centro sportivo, da come si allena, a come recupera e come mangia. Un professionista al 100%, il suo atteggiamento è di esempio per tutta la squadra, come professionista e come persona", ha spiegato il tecnico Cuesta nel post partita.
Un giocatore che al di là dei numeri, certamente migliorabili, in questi primi mesi italiani sta dando risposte più che positive dimostrando grande adattabilità al calcio italiano. "L'obiettivo è segnare 12-15 gol", ha realisticamente ammesso il diretto interessato a inizio stagione. La direzione è giusta. E anche le big, italiane e non solo, oramai si sono accorte di lui. Con l'idea di tenere d'occhio i suoi sviluppi nel corso di quello che potrebbe essere l'anno della consacrazione.
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