Hubner: "Camarda guardi il percorso di Esposito. Retegui? Non sarei mai andato in Arabia"
Dario Hubner, ex attaccante che in carriera ha vestito anche le maglie di Cesena, Brescia, Piacenza, Ancona, Perugia e Mantova, ha rilasciato una lunga intervista a gazzetta.it, nella quale ha parlato pure di attualità e di Pio Esposito: "È fortissimo, ma giovane. Un attaccante lo valuti davvero a 25 anni. Deve crescere, migliorare in questi cinque anni. Ricordo perfettamente Cutrone: a settembre doveva essere il centravanti dell’Italia, a gennaio non se ne parlava più. Ai miei tempi Paolo Maldini, a 18 anni, aveva già due stagioni da titolare e si diceva: 'È un buon giocatore'. Il giovane deve giocare e sbagliare".
E di Camarda cosa pensa?
"Mi auguro giochi tanto al Lecce, perché altrimenti è inutile. A quell’età devi farti le ossa. Io sarei andato in Serie B: 38 partite, contro difensori che ti menano, ti fai fisico e gol, poi sali. In A con 20 minuti non dimostri nulla. Deve guardare al percorso di Pio: prima la gavetta, poi il salto".
Retegui ha invece scelto l'Arabia Saudita.
"Ha fatto una scelta di vita, che io non avrei mai fatto. Meglio 4 milioni per dieci anni in Italia che 20 per due in Arabia, soprattutto a 26 anni".
Modric ha 40 anni fa ancora la differenza.
"Luka è impressionante. Ci dimostra come non debba sempre tutto essere legato a fisico e corsa. Non fa i 100 metri in 10 secondi, ma di testa ragiona 100 volte meglio di chiunque altro perché sa già cosa fare quando gli arriva la palla. Io ho giocato con Pirlo: non era un fulmine, ma mentalmente arrivava un secondo prima degli altri".
L'Italia andrà al Mondiale?
"Sono ottimista perché Gattuso ha il dono speciale di far amare la maglia, l’elemento maggiormente mancato fin qui. Negli ultimi anni ho visto troppi convocati tornare a casa per 'problemini'. Se Trapattoni mi avesse chiamato da stirato, avrei giocato lo stesso e poi sarei stato fermo un mese. La Nazionale è la Nazionale".
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