Dybala alla Roma, Bremer verso la Juventus: per Marotta sono i giorni (nerazzurri) più complicati. L'Inter per il difensore brasiliano ha cambiato strategia quando ormai era troppo tardi
Ha José Mourinho, Special One non per caso.
Ma ancor più che per Dybala, Giuseppe Marotta all'Inter vive giorni complicati per come si è evoluto l'affare Bremer. Quando venerdì scorso il club nerazzurro decide e fa sapere di voler chiudere l'operazione per il centrale brasiliano ancor prima dell'uscita di Skriniar (per il quale, da quasi un mese, si registra una inattesa fase di stallo), lo fa perché capisce che la Juventus a differenza dei nerazzurri la sua cessione in difesa l'ha definita (De Ligt al Bayern Monaco) e può rilanciare a cifre più alte rispetto a quelle su cui, fino a quel momento, stavano ragionando Inter e Torino.
Il problema è che, a conti fatti, venerdì scorso era già tardi. L'Inter se poteva chiudere questa operazione a prescindere dall'uscita dello slovacco (perché può definire uscite entro il prossimo 30 giugno), doveva chiuderla quando la Juventus non era in condizione di rilanciare. E invece Allegri, che ha in Bremer la prima alternativa a Koulibaly (volato al Chelsea), ha chiesto alla società di accelerare dopo la cessione di De Ligt. Con la Juventus che a quel punto ha avuto dalla sua la forza economica per chiamare Cairo e offrire più soldi. E poi il giocatore per mettere sul piatto un ingaggio più importante.
La Juventus, non un club qualsiasi. Così è venuto meno il patto - solo verbale - che l'Inter aveva con l'entourage di Bremer. Così Cherubini s'è potuto inserire con più soldi e con un posto da titolare assicurato al fianco di capitan Bonucci. Marotta, questa volta, ha fatto male i suoi calcoli.