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Tebas: "Premier non sostenibile, colpa del Man City. E dal PSG cose impossibili da accettare"TUTTO mercato WEB
giovedì 2 marzo 2023, 14:56Serie A
di Dimitri Conti

Tebas: "Premier non sostenibile, colpa del Man City. E dal PSG cose impossibili da accettare"

Javier Tebas, presidente della Liga, ha parlato dello stato di salute del calcio europeo e del dislivello tra le leghe nel corso di un intervento alla due giorni del Business of Football Summit, organizzato dal Financial Times: "La Premier League è al top, per la Liga è difficile se non impossibile competere a livello commerciale. Ci sono tanti problemi, troppi investimenti finanziariamente a perdere: nessuna gelosia, commercialmente è il massimo ma sul piano sportivo la competitività c'è. Giusto che ora abbiano deciso di affidarsi a un piano regolatore, serve. I conti nostri e della Bundesliga, nonostante il 50% di ricavi in meno, sono in equilibrio mentre la Premier ha un disavanzo negativo di 1,3 miliardi dati dagli eccessivi versamenti dei proprietari. Tutto questo impatta anche sugli altri campionati, il Real Madrid potrebbe spendere quanto le inglesi ma non lo fa per non aumentare l'inflazione. Il problema della Premier League è che usano criteri di 10 anni fa, il fatto che il Barcellona non potesse prendere nessuno in inverno è una circostanza che si ripeterà altre volte".

Quindi si sofferma sulle due squadre di Manchester, partendo dal City: "Strano che questo caso vada avanti da così tanto tempo, è iniziato nel 2018. Già nel 2017 avevo criticato loro e il PSG, siamo nel 2023 e niente è cambiato. Se noi non avessimo fatto nulla nei confronti del caso Barcellona sarebbe stato un danno all'intero sistema. Sullo United invece non mi preoccupa chi sarà il nuovo proprietario ma cosa farà. La scarsa sostenibilità inglese nasce dal City e da tutti che hanno provato ad andargli dietro. Il PSG, per esempio, ha fatto cose impossibili da accettare".


C'è spazio anche per una battuta sulla Superlega: "Il concept non è il format, facciamo attenzione in tutta Europa a certi messaggi. E questo non è positivo, sarebbe come far guidare un paese alle banche. Serve equilibrio e una miglior governance, ma quella non è la strada migliore. I risultati delle coppe europee dimostrano però che non è tutta e solo questione di soldi".