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Napoli, le parole d'addio di Spalletti mentre già da tempo è caccia al successore
"A volte per amore si lascia. Per troppo amore. Quando si ha davanti una città come Napoli, che merita delle cose, bisogna domandarsi se siamo in grado di mettergliele a disposizione". Alle parole di Aurelio De Laurentiis a 'Che tempo che fa' ieri hanno fatto seguito quelle di conferma di Luciano Spalletti a Coverciano, a margine del premio di allenatore dell'anno all'evento "Inside the Sport 2023, parlando apertamente della necessità di fermarsi dopo la vittoria dello Scudetto: "Napoli non merita delle cose normali, merita molto di più. Quando si va a Napoli si va per vincere. Al primo anno non ci siamo riusciti e siamo stati anche un pochino criticati, allora uno se lo domanda: sono in grado di fare questo? Quest'anno non sono in grado, per cui faccio un passettino indietro. Perché? Devo allenare Matilde. Ho una figlia piccola e ci voglio stare un po' insieme. Poi ho bisogno di riposarmi perché mi sento un po' stanco e voglio stare un po' da parte". Arriva così la parola fine di Luciano Spalletti all'esperienza napoletana, totalizzante nell'ultimo anno vivendo - letteralmente - nel centro tecnico di Castel Volturno ed evidentemente non senza qualche attrito anche con lo stesso De Laurentiis.
Verso la festa Scudetto
Una situazione quantomeno insolita per una squadra che si prepara ad alzare tra pochi giorni un trofeo dopo una marcia trionfale. Le dichiarazioni di Luciano Spalletti arrivano in prossimità dell'attesissima apertura della vendita dei biglietti per Napoli-Sampdoria: pronti-via e addirittura 250mila tifosi azzurri si ritrovano in coda virtuale, chissà quanti altri in fila nelle varie rivendite sparse in città e non solo, per tentare a tutti gli effetti la fortuna per un posto per l'ultima gara di un anno indimenticabile. Una gara che poi lascerà spazio alla cerimonia di premiazione e soprattutto alla festa che dovrebbe iniziare a seguire, intorno alle 21, addirittura con la diretta nazionale in chiaro, e dovrebbe durare per ore con una lunga serie di artisti.
Caccia al successore
Il primo nome della lista sembra proprio quello di Luis Enrique. Lo spagnolo però è in piena fase di riflessione, rapito dal progetto Napoli e dal gioco espresso nell'ultima stagione, ma anche nelle liste di alcuni top club che dovrebbero da qui a breve cambiare allenatore. A seguire c'è sicuramente Vincenzo Italiano, vecchio pallino di De Laurentiis ma sotto contratto con la Fiorentina del suo amico Commisso, e Thiago Motta - recentemente affrontato col Bologna - che alle grandi speranze da allenatore unisce grazie al passato da giocatore che ha vinto tutto quell'internazionalità che cerca il numero uno del club partenopeo. In ribasso invece le quotazioni di Conte, Gasperini ed in generale quei nomi che non sembrano in continuità con filosofia e modulo di Luciano Spalletti.
Verso la festa Scudetto
Una situazione quantomeno insolita per una squadra che si prepara ad alzare tra pochi giorni un trofeo dopo una marcia trionfale. Le dichiarazioni di Luciano Spalletti arrivano in prossimità dell'attesissima apertura della vendita dei biglietti per Napoli-Sampdoria: pronti-via e addirittura 250mila tifosi azzurri si ritrovano in coda virtuale, chissà quanti altri in fila nelle varie rivendite sparse in città e non solo, per tentare a tutti gli effetti la fortuna per un posto per l'ultima gara di un anno indimenticabile. Una gara che poi lascerà spazio alla cerimonia di premiazione e soprattutto alla festa che dovrebbe iniziare a seguire, intorno alle 21, addirittura con la diretta nazionale in chiaro, e dovrebbe durare per ore con una lunga serie di artisti.
Caccia al successore
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