
TMW - Da Madrid - Napoli Club della capitale spagnola: "Arrabbiati con ADL, fiducia a Mazzarri"
Un pezzo di Napoli nel cuore di Madrid. Appena qualche mese fa, in Calle de Ruiz, la capitale spagnola ha visto sorgere un nuovo orgoglioso Napoli Club, "Figli del Vesuvio": a fondarlo ci ha pensato il tifoso azzurro Ciro Cannetiello, pizzaiolo e imprenditore napoletano che ormai quasi dieci anni fa come tanti suoi conterranei ha scelto di andare a cercare fortuna all'estero. E l'ha trovata eccome col suo nuovo ristorante "Cardinale", così come col precedente "Noi Due" in Calle de Vallehermoso. "Siamo emozionatissimi per questa partita, non stiamo più nella pelle", esordisce il padrone di casa offrendoci una porzione abbondante della sua golosa pizza fritta. "Il nostro Napoli Club è nato solamente l'anno scorso ed è il secondo di Madrid in ordine cronologico, ma fin dal giorno uno ha messo insieme tanti tifosi appassionati proprio come me. A livello imprenditoriale siamo partiti col ristorante più classico 'Noi Due", aperto ormai sette anni fa da me e la mia famiglia, per poi inaugurare un secondo locale col 'Cardinale' (sede attuale del Napoli Club, ndr), dove puntiamo con forza sulla pizza fritta".
Cosa avete preparato in vista del big match di mercoledì?
"Faremo una reunion con tutti i fan club più importanti del Napoli, penso a quello di Londra o a quello di Berlino, ma anche agli altri fan club italiani di Rimini, Bologna e Milano. Ci vedremo tutti insieme in Plaza de Santa Ana per i classici scambi di sciarpe, dirette social, foto, video, cori... Sarà bello riabbracciare tanti amici o conoscerne di nuovi, col colore azzurro ovviamente come denominatore comune".
Passiamo proprio all'attualità azzurra: che idea ti sei fatto del cambio di allenatore?
"Mazzarri è la nostra storia, ci ha portato fra i grandi e per la prima volta in Champions dopo Maradona. Non possiamo quindi che essere contenti del suo ritorno, siamo semmai un po' arrabbiati con De Laurentiis e la società, maggiormente col presidente. Ma lo sapete: la rabbia viene da un immenso amore. Il presidente ha commesso senza dubbio qualche errorino in questi mesi, ma noi tutti oggi crediamo in mister Mazzarri, toscano sanguigno e bravissimo allenatore. Speriamo di poter lottare più che per la Champions League per lo Scudetto: dobbiamo difenderlo dopo averlo rivinto dopo così tanti anni, dobbiamo rendere onore a Diego che non c'è più".
Da italiano che vive all'estero, come descrivi il tuo rapporto col Napoli?
"Chiunque vada via dal proprio Paese, una volta che arriva all'estero, vive un legame viscerale con la sua squadra e la sua città del cuore. Questo perché casa ti manca tanto, da tutti i punti di vista. Tifare il Napoli e seguirlo in ogni sua partita crea un legame che mi continua a tenere lì ogni giorno. È infatti proprio il Napoli a farmi riunire ogni settimana con amici e parenti, portandomi di nuovo a casa per quell'ora e mezza di partita".
Chiosa inevitabile, lasciando stare per un attimo la scaramanzia. Come finisce domani al Bernabéu?
"Prima di tutto speriamo che non segni Kvara, così il Real non ce lo prende (ride, ndr). Pronostico? C'ho azzeccato contro l'Atalanta, perché mi fidavo di Mazzarri, e mi voglio fidare anche stavolta. Secondo me facciamo risultato, non dico niente di più".
Cosa avete preparato in vista del big match di mercoledì?
"Faremo una reunion con tutti i fan club più importanti del Napoli, penso a quello di Londra o a quello di Berlino, ma anche agli altri fan club italiani di Rimini, Bologna e Milano. Ci vedremo tutti insieme in Plaza de Santa Ana per i classici scambi di sciarpe, dirette social, foto, video, cori... Sarà bello riabbracciare tanti amici o conoscerne di nuovi, col colore azzurro ovviamente come denominatore comune".
Passiamo proprio all'attualità azzurra: che idea ti sei fatto del cambio di allenatore?
"Mazzarri è la nostra storia, ci ha portato fra i grandi e per la prima volta in Champions dopo Maradona. Non possiamo quindi che essere contenti del suo ritorno, siamo semmai un po' arrabbiati con De Laurentiis e la società, maggiormente col presidente. Ma lo sapete: la rabbia viene da un immenso amore. Il presidente ha commesso senza dubbio qualche errorino in questi mesi, ma noi tutti oggi crediamo in mister Mazzarri, toscano sanguigno e bravissimo allenatore. Speriamo di poter lottare più che per la Champions League per lo Scudetto: dobbiamo difenderlo dopo averlo rivinto dopo così tanti anni, dobbiamo rendere onore a Diego che non c'è più".
Da italiano che vive all'estero, come descrivi il tuo rapporto col Napoli?
"Chiunque vada via dal proprio Paese, una volta che arriva all'estero, vive un legame viscerale con la sua squadra e la sua città del cuore. Questo perché casa ti manca tanto, da tutti i punti di vista. Tifare il Napoli e seguirlo in ogni sua partita crea un legame che mi continua a tenere lì ogni giorno. È infatti proprio il Napoli a farmi riunire ogni settimana con amici e parenti, portandomi di nuovo a casa per quell'ora e mezza di partita".
Chiosa inevitabile, lasciando stare per un attimo la scaramanzia. Come finisce domani al Bernabéu?
"Prima di tutto speriamo che non segni Kvara, così il Real non ce lo prende (ride, ndr). Pronostico? C'ho azzeccato contro l'Atalanta, perché mi fidavo di Mazzarri, e mi voglio fidare anche stavolta. Secondo me facciamo risultato, non dico niente di più".

© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com

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