
Marcolin: "Napoli-Cagliari, queste partite si vincono con la concentrazione e la passione"
Intercettato da 1 Station Radio, Dario Marcolin ha parlato del match di domani sera fra Napoli e Cagliari: "Beh, se si analizzasse Napoli-Cagliari alla settima giornata di campionato - riporta TuttoNapoli.net - ovviamente avrei visto favorito il Napoli. Oggi, invece, le tensioni e la voglia di ottenere questo risultato possono cambiare un po’ le aspettative. Ma non devono cambiare il giudizio tecnico: è vero che Napoli e Inter sono arrivate fisicamente a un punto in cui non sono più brillanti come prima, però queste partite si vincono con la concentrazione e la passione. Conta la fisicità, certo, ma conta soprattutto l’atteggiamento.
Il Napoli ha qualcosa in più, perché, attenzione, non sarà facile nemmeno per l’Inter a Como, visto che anche il Como è una squadra che gioca libera di testa. Lo stesso potrebbe valere per il Cagliari. Però, il valore del Napoli deve fare la differenza. In partite come queste, Lukaku, Anguissa, Raspadori, Politano… tutti devono essere almeno da voto 7. E i giocatori lo sanno. Penso che questa settimana l’allenatore non abbia motivato, ma piuttosto fatto da pompiere, nel senso che ha provato a smorzare gli entusiasmi. Ho letto che Conte ha portato la squadra in ritiro: non tanto per motivi fisici, quanto per isolarla da tutte le voci che girano.
Conte? Credo che, al momento, il suo obiettivo sia fare qualcosa di straordinario nel presente. Poi, quando si siederà a parlare con il presidente, vedremo. Sappiamo che in passato tutti gli allenatori hanno avuto qualche problema con De Laurentiis. Non mi meraviglierei di nulla: né se continuassero insieme, né se ci fosse una rottura. Il nodo è sempre lo stesso: i progetti per la stagione successiva. Tutti gli allenatori vorrebbero 100 giocatori a disposizione, ma non è semplice. Però Conte oggi vuole restare concentrato. Parlare dopo aver vinto è sicuramente meglio: quando ti siedi al tavolo hai un altro tipo di forza contrattuale. Tutto questo, poi, in un solo anno, quando sembrava servissero almeno tre o quattro stagioni per ricostruire".
Il Napoli ha qualcosa in più, perché, attenzione, non sarà facile nemmeno per l’Inter a Como, visto che anche il Como è una squadra che gioca libera di testa. Lo stesso potrebbe valere per il Cagliari. Però, il valore del Napoli deve fare la differenza. In partite come queste, Lukaku, Anguissa, Raspadori, Politano… tutti devono essere almeno da voto 7. E i giocatori lo sanno. Penso che questa settimana l’allenatore non abbia motivato, ma piuttosto fatto da pompiere, nel senso che ha provato a smorzare gli entusiasmi. Ho letto che Conte ha portato la squadra in ritiro: non tanto per motivi fisici, quanto per isolarla da tutte le voci che girano.
Conte? Credo che, al momento, il suo obiettivo sia fare qualcosa di straordinario nel presente. Poi, quando si siederà a parlare con il presidente, vedremo. Sappiamo che in passato tutti gli allenatori hanno avuto qualche problema con De Laurentiis. Non mi meraviglierei di nulla: né se continuassero insieme, né se ci fosse una rottura. Il nodo è sempre lo stesso: i progetti per la stagione successiva. Tutti gli allenatori vorrebbero 100 giocatori a disposizione, ma non è semplice. Però Conte oggi vuole restare concentrato. Parlare dopo aver vinto è sicuramente meglio: quando ti siedi al tavolo hai un altro tipo di forza contrattuale. Tutto questo, poi, in un solo anno, quando sembrava servissero almeno tre o quattro stagioni per ricostruire".
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