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Napoli, Juan Jesus verso il Parma: "Conosco Chivu, un maestro. Occhio ai contropiedi"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 18:15Serie A
di Pierpaolo Matrone

Napoli, Juan Jesus verso il Parma: "Conosco Chivu, un maestro. Occhio ai contropiedi"

Nella sua intervista a Radio Crc, il difensore azzurro Juan Jesus ha parlato anche della prossima rivale del Napoli in campionato presentando la partita da un punto di vista tattico. "Il Parma è una squadra forte, quando ci abbiamo giocato contro al Maradona ci ha messo in difficoltà. Hanno ragazzi davanti velocissimi e quindi dobbiamo stare attenti alle ripartenze. Conosco Chivu, è stato un maestro per me all'Inter: è molto bravo a preparare le partite.

Dobbiamo stare attenti ai contropiedi, dobbiamo tenere noi la palla e gestire la partita. L'obiettivo deve essere quello di comandare la gara. Pensiamo solo ai tre punti di Parma al momento: ragioniamo una partita alla volta. Il campionato non si vince sempre come due anni fa, si combatte spesso fino alla fine. Bisogna capire che non ci vuole troppa euforia: è un momento importante per noi e difenderemo questo primo posto fino alla fine.


Cosa ci dice Conte? Il mister è uno che sa dire le cose nel modo ed al momento giusto. Ci carica sempre e sa le parole che deve dire: è una delle persone con il carattere più forte che conosco. Lui sa tirare fuori il meglio di noi e prima delle partite sa come parlare. Il Napoli quest'anno è stato una sorpresa per tutti: ad inizio stagione si vedevano almeno cinque squadre davanti a noi. Ognuno di noi ha fatto un percorso: possono capitare annate storte come l'anno scorso oppure sorprendenti come quest'anno. Abbiamo lottato sempre per vincere le partite che dovevamo vincere: penso all'Atalanta o al pareggio con Inter e Juve. Abbiamo fatto un percorso stupendo: un cammino passo dopo passo che ha portato a 78 punti. Io da inizio ritiro dico al mister che o mi fa finire di giocare o mi allunga la carriera. Mi ha fatto bene lavorare con lui: fisicamente non mi sono mai sentito così bene, sono tra quelli che corrono di più ed anche tra i più veloci. Mi ha aiutato a livello di carattere e di personalità. A 33 anni uno pensa che non si possa crescere ancora, ma quest'anno ho imparato tanto".