Abbiamo capito tutti che al Mondiale dobbiamo andare, vero?

La testa è sospesa tra una finale di Champions League che ha sorpreso tutti e un valzer allenatori che ha stupito tutti… Nel mezzo, nel presente, c’è la Nazionale. Questa volta non siamo nel bel mezzo della stagione ma prima del rompete le righe (in tanti sono già in vacanza, altri le faranno dopo il Mondiale per Club). Il primo ostacolo si chiama Norvegia che non significa solo Haaland… Chiaro, l’attaccante in forza al Manchester City è il simbolo della nazionale norvegese ma, purtroppo per noi, non è l’unico che sa giocare a calcio… Ci sono, ad esempio, anche Sorloth e Odeggard. Insomma, non è una nazionale con cui si può pensare di pasteggiare in totale relax… Lo sa bene Spalletti che continua a ribadire l’importanza della trasferta di Oslo. Di fatto, è già una partita decisiva nel nostro cammino al Mondiale. Bene, come ci arriviamo a questa prima partita in terra nordica? Beh, non benissimo (per usare un eufemismo). Acerbi, colui che ha sempre annullato Haaland, ha deciso di chiudere il discorso azzurro. Buongiorno e Calafiori sono out per problemi fisici e Gatti non è al massimo della condizione. Ci restano Gabbia, Ranieri e Coppola…
Va beh, meglio pensare ad altro. Abbiamo un fortissimo centrocampo, giusto? In realtà bisogna capire come stanno gli interisti. La botta di Monaco è stata dura, non è proprio così automatico archiviare e pensare alla Norvegia senza rimuginare su quanto accaduto in campo contro il PSG… Quindi ci affideremo all’attacco? Sì, la speranza è che chi ha fatto bene in campionato, Retegui e Kean, riescano a confermarsi anche a Oslo… C’è anche chi ha una voglia matta di far bene. Penso a Orsolini…
Comunque sia, anche se mettere pressione non è mai una buona idea nel calcio, spero che tutti i ragazzi attualmente alle dipendenze del CT Spalletti abbiamo compreso perfettamente che noi DOBBIAMO ANDARE AL MONDIALE. Non c’è altra via. La sola idea di poter saltare ancora un’edizione della massima rassegna calcistica per nazioni è motivo di crisi esistenziali…
Non esiste che l’Italia torni a farci preoccupare. Per questo, mi attendo che, a Oslo, l’Italia faccia l’Italia e vinca la partita. Non interessa come e con quali giocatori ma la vittoria deve arrivare per dare un segnale immediato e rasserenare tutti quanti.
Bello il calciomercato, intrigante il Mondiale per Club ma prima c’è da fare il proprio lavoro a Oslo contro Haaland e compagni. Ah, quasi dimenticavo. Tra i pali abbiamo Donnarumma che, su questo credo che ormai non ci siano più discussioni, è un top player assoluto. Ecco, speriamo non servano i suoi miracoli… Basta sofferenze…