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Thorstvedt racconta limiti e pregi della Norvegia di Haaland: "Qualcosa sta per accadere"

Thorstvedt racconta limiti e pregi della Norvegia di Haaland: "Qualcosa sta per accadere"
ieri alle 08:23Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato al seguito della Nazionale

Erik Thorstvedt è una delle voci più autorevoli al seguito della Norvegia e ha trascorso gli ultimi giorni a Coverciano per osservare da vicino l'Italia. E' il padre di Kristian, centrocampista del Sassuolo. E' stato uno dei migliori portieri della storia della nazionale norvegese: quasi cento presenze con la maglia del suo paese, oltre 200 con quella del Tottenham. Oggi lavora per 'TV2' - la più importante TV della Norvegia - e con lui abbiamo analizzato la sfida che domani sera andrà in scena a Oslo.

Spalletti ha detto che di fronte ci sarà la miglior Norvegia di sempre. Sei d'accordo?
"Intanto deve superare la qualificazione per essere etichettata come la miglior Norvegia di sempre. Noi abbiamo bisogno di vederlo sul campo perché noi negli anni '90 siamo andati due volte al Mondiale grazie a un collettivo davvero importante. Però è vero, i giocatori che ci sono oggi in nazionale hanno davvero una classe differente. Abbiamo giocatori molto abili nel dribblare come Nusa, grandi centravanti come Haaland e Sorloth ma non dobbiamo dimenticarci nemmeno di Strand Larsen. Martin Odegaard, certamente, è uno dei giocatori più importanti della Premier League. Ma abbiamo più problemi in difesa, un po' come l'Italia prima di questo match.
Domani ci sarà una coppia inattesa al centro della difesa, di nuovo senza Ostigaard che ha giocato anche nel Napoli. La sua assenza è un po' inattesa e per certi aspetti controversa, ma io ho giocato per tanti anni con questo allenatore e lo conosco bene: è un coach molto valido e penso che questo sia un momento di costruzione della squadra.
Abbiamo vinto in Nations League e poi le prime due gare di qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Ora c'è come la sensazione condivisa che qualcosa stia per accadere, ma noi non vinciamo contro una nazionale top 10 al mondo da quindici anni e quindici anni sono davvero tanti. Abbiamo sempre avuto questa sensazione di grande esaltazione prima di match del genere, ma poi queste gare arrivano e vanno male. Quindi abbiamo ancora questa paura che possa succedere di nuovo".

Per l'Italia lo spauracchio numero uno è Haaland, 40 gol in 41 partite con la Norvegia
"Si è parlato molto dei suoi gol col Borussia Dortmund e col Manchester City, ma lui ha segnato un gol a partita anche con la maglia della Nazionale. Dopo l'infortunio è tornato a disposizione e ha giocato quattro partite, contro il Fulham ha ritrovato il gol con un rigore. Io spero si stia allenando duramente per arrivare al top per questa partita. In questa squadra c'è anche Sorloth e Haaland ha bisogno di giocare differentemente con la Norvegia rispetto a ciò che fa col Manchester City. Deve aiutare di più la squadra a creare opportunità perché in Inghilterra lui viene sempre servito in maniera perfetta e deve solo finalizzare. Qui invece è diverso, deve partecipare di più al gioco. Deve darsi da fare ancora di più".

Quale sarà la probabile formazione?
"Io credo che per nove undicesimi verrà confermata la squadra che abbiamo visto contro Israele. A centrocampo il ballottaggio sarà tra Berg del Bodo e Thorsby del Genoa. Mentre in attacco ci sarà Nusa, non Schjelderup".

Sei anche il padre di Kristian Thorstvedt. Che momento stai attraversando e quale sarà il suo futuro?
"Ha subito un infortunio ed è stato operato, ora il suo obiettivo è rimettersi in forma ed essere pronto per la prossima stagione. A lui piace il Sassuolo: è una società piccola ma davvero familiare. E' felice lì e non credo voglia guardare altrove. La priorità numero uno è tornare in forma, esserci per la preparazione della nuova stagione".

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