
Napoli, altri tre acquisti per esaudire tutte le richieste di Antonio Conte. E Raspadori?
Il Napoli nella serata di ieri ha ufficializzato l'acquisizione di Vanja Milinkovic-Savic. La società partenopea su richiesta dell'allenatore ha deciso di affiancare un altro numero uno ad Alex Meret, un portiere con caratteristiche completamente diverse rispetto a chi da protagonista ha vinto due Scudetti nelle ultime tre stagioni. Conte aveva indicato due portieri: Milinkovic-Savic del Torino e Suzuki del Parma. E la società l'ha accontentato con l'estremo difensore serbo reduce dalla miglior stagione della sua carriera.
Milinkovic-Savic è il sesto acquisto del Napoli in questa campagna trasferimenti. Arriva dopo Marianucci, De Bruyne, Lang, Beukema e Lucca. Con lui il Napoli a poco più di un mese dalla fine di questa finestra di calciomercato ha completato due terzi della sua campagna acquisti visto che l'allenatore aveva chiesto alla società di completare la rosa con due calciatori per ruolo. All'appello mancano ora un vice Di Lorenzo (Juanlu Lopez), il sesto centrocampista (Fabio Miretti) e poi l'esterno alto a sinistra. Un tormentone che va avanti dalla partenza di Kvaratskhelia e che resta di grandissima attualità anche dopo l'arrivo di Lang. Ne serve un altro: Dan Ndoye è prima, seconda e terza scelta. Ma se alla fine il Napoli non riuscirà ad arrivare a lui, dovrà inevitabilmente volgere il suo sguardo altrove e prenderne un altro.
Parallelamente a queste operazioni, il Napoli dovrà poi portare avanti il mercato delle uscite. Nell'ultima settimana è stata data una buona sforbiciata alla rosa cedendo in prestito con diritto di riscatto Lindstrom (Wolfsburg), Ngonge (Torino) e Folorunsho (Cagliari), restano ora da sistemare Zanoli, Zerbin, Simeone, Cajuste, Cheddira, Hasa, Mazzocchi, Vergara e Raspadori. Ma se per i primi otto la decisione è stata praticamente presa e c'è solo da decidere come, quando e dove, per Raspadori ancora non è arrivato il verdetto definitivo.
L'ex stella del Sassuolo nell'anno (si spera) della Coppa del Mondo vuole giocare di più, non vuole perdere il suo posto in Nazionale. Difficile però possa farlo in questo Napoli, soprattutto dopo questa campagna rafforzamento. Però il Napoli e Conte non lo considerano un esubero: Raspa è un jolly, al massimo un calciatore da vendere dovesse arrivare un'offerta importante. Tradotto: niente prestito con diritto, ma solo proposte da almeno trenta milioni di euro.
Per Raspadori non è proprio la situazione ideale, un po' come a gennaio quando il Napoli dopo la cessione di Kvaratskhelia al PSG bloccò sul nascere qualsivoglia trattativa con un'Atalanta che pure era (ed è ancora...) fortemente interessata.
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