
Sono davvero pochi 25 milioni per Piccoli? Il confronto con gli altri 9 acquistati in estate
Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè nella giornata di ieri ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto su tutto ciò che è accaduto nell'ultima finestra di calciomercato. Tra le varie domande poste al dirigente gigliato c'è stata anche quella relativa all'acquisto più costoso dell'estate, all'arrivo dal Cagliari del centravanti Roberto Piccoli. Il club del presidente Giulini che l'aveva riscattato qualche settimana prima per 11.5 milioni di euro l'ha poi rivenduto per 25: "All'inizio ci hanno chiesto 30 milioni - ha detto Pradè -, quella per Piccoli è una trattativa che parte da molto lontano. C'erano anche altre squadre su di lui e secondo me per un'attaccante oggi 25 milioni è una cifra anche bassa. Roberto è un calciatore forte che completa il nostro reparto d'attacco. Abbiamo tre punte davvero forte e ora starà al mister decidere moduli e schieramenti, ma così ci sentiamo davvero completi".
Il modo più semplice per capire se davvero 25 milioni di euro per Piccoli sono pochi è utile fare un confronto con le altre operazioni 'simili' definite la scorsa estate dai club di Serie A. Ma ancor prima è importante spiegare cosa ha convinto la Fiorentina a spendere questa cifra. Nato il 27 gennaio 2001, Piccoli è cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta e gioca in Serie A dalla stagione 2017/18, ma ha visto stabilmente il campo solo negli ultimi due anni e mezzo. La svolta in questo senso arrivò nel corso dell'annata 2022/23: dopo un girone d'andata così così all'Hellas Verona, ecco la decisione a gennaio di trasferirsi all'Empoli: 13 partite e due gol. Inizia con la squadra del presidente Corsi anche la stagione successiva, poi il prestito viene risolto perché l'Atalanta accorda per lui un'altra cessione a titolo temporaneo. Piccoli va a Lecce per alternarsi per tutta la stagione con Nikola Krstovic. Risultato? Cinque gol in 35 partite, ma non tutte le gare sono state giocate dall'inizio. Anzi.
In questo senso va decisamente meglio nella stagione successiva. Nell'estate 2024 il Cagliari accorda con l'Atalanta l'acquisizione di Roberto Piccoli in prestito con diritto di riscatto e ne fa di lui il centravanti titolare. Per Piccoli l'anno in Sardegna è quello del trampolino di lancio, il primo campionato che conclude in doppia cifra: 37 partite e dieci gol. Dodici se contiamo anche i due realizzati in Coppa Italia.
Ricordato cosa ha fatto Piccoli, come ha raggiunto questo valore, adesso si può fare il confronto con gli altri attaccanti. Uno dei più calzanti è quello con Lorenzo Lucca, centravanti di quattro mesi e mezzo più 'anziano' di Piccoli. Il calciatore di Moncalieri questa estate è stato pagato 35 milioni di euro dal Napoli. Negli ultimi due anni è stato titolare all'Udinese, ha concluso l'ultimo campionato con dodici gol e ha già raggiunto la Nazionale maggiore. Dettagli che hanno portato a un esborso di circa 10 milioni in più rispetto a quelli versati dalla Fiorentina nelle casse del Cagliari per Piccoli.
E gli altri? Sempre il Napoli ha pagato 50 milioni di euro per Rasmus Hojlund (il riscatto è legato alla qualificazione in Champions). Ma il danese classe 2003 oltre a essere più giovane ha anche altri trascorsi alle spalle: arriva dal Manchester United, è reduce da due stagioni in Premier League.
A giugno l'Inter ha pagato Ange-Yoan Bonny 23 milioni di euro. In lui il club nerazzurro ha rivisto caratteristiche alla Marcus Thuram: è costato (poco) meno di Piccoli ed è anche più giovane di due anni e mezzo. Ma parliamo pure di un calciatore che è reduce da una sola annata in Serie A con sei reti in 37 partite.
E Nikola Krstovic passato dal Lecce all'Atalanta? Aprile 2000, 25 anni. E' stato pagato esattamente la stessa cifra di Piccoli, un po' più anziano ed esattamente gli stessi gol di Piccoli nella scorsa stagione: dodici, di cui undici in campionato e uno in Coppa Italia.
Il Milan ha speso 37 milioni di euro per Christopher Nkunku (classe '97): tutt'altro tipo di investimento e anche di stipendio. Juventus e Roma hanno rispettivamente preso in prestito oneroso Lois Openda (classe 2000) ed Evan Ferguson (classe 2004). Per entrambi il riscatto è fissato intorno ai 40 milioni di euro (per il bianconero potrebbe scattare anche l'obbligo), ma è chiaro che questo scatterà volontariamente se si riveleranno all'altezza delle squadre in cui si trovano. E a quel punto, dovessero dimostrarlo, il gioco varrebbe la candela.
La situazione grossomodo è questa qui, gli altri nove di spessore acquistati dalla Serie A sono Alvaro Morata e Giovanni Simeone: affari non paragonabili soprattutto per anagrafe. E' una situazione che mette Piccoli grossomodo in linea con le altre operazioni per calciatori simili a lui: Lucca che è già nel giro della Nazionale ed è reduce da due anni da titolare all'Udinese è stato pagato una decina di milioni in più, Krstovic con cui ha giocato a Lecce è andato via alla stessa cifra. Né troppo, né troppo poco quindi. Dettaglio che non toglie nulla alla bontà dell'operazione perché Piccoli ha tutto per far bene anche alla Fiorentina. Per consacrarsi definitivamente come uno dei migliori centravanti italiani in circolazione.
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