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Buffon sull'Italia: "Al 90% andremo allo spareggio. C’è bisogno di vedere attaccamento alla maglia"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:08Serie A
di Simone Lorini

Buffon sull'Italia: "Al 90% andremo allo spareggio. C’è bisogno di vedere attaccamento alla maglia"

Il campione del mondo e ora capo delegazione azzurro Gigi Buffon ha ricevuto ieri la Castagna d’Oro a Frabosa Sottana e parlato a lungo della sua carriera, ma non solo: Sono stato molto indulgente fino ai 20-21 anni, perché fino a quell’età mi sentivo in diritto di commettere e imparare dai miei errori - ha esordito il campione del mondo di Germania 2006 -. Era una sorta di bonus, che tuttora ritengo giusto essermi concesso, in quanto raggiungere la fama in gioventù non significava assumere automaticamente la postura di un uomo adulto. Nella vita ho sempre cercato di guardarmi allo specchio e di non abbassare mai lo sguardo: ho commesso errori, ma in buona fede, in maniera autentica. Sono sempre stato autentico. Mi sono anche vergognato degli sbagli fatti, però li ho sempre pagati in prima persona. Questa è la forma migliore di apprendimento. Questo è l’unico modo per diventare un uomo migliore”, si legge su CuneoDice.it. Sulla Nazionale: "La vera difficoltà è interagire con le nuove generazioni, diverse dalla nostra, e trovare la chiave per emozionarle e avere qualcosa in comune da condividere. In questo sono abbastanza bravo, nel mio 80 per cento di insensatezza riesco a essere stupido più di loro e questa mia stupidità genuina fa sì che si crei questo link naturale. Poi c’è un 20 per cento di estrema serietà: quando si deve migliorare, occorre intervenire e dirlo con fermezza e autorevolezza, perché si ottiene rispetto. A quel punto, hai libertà per assumere decisioni forti, ma non è facile: ci vuole un po’ di sensibilità. L'Italia? Al 90% andremo allo spareggio e queste ultime partite del girone dovranno prepararci per arrivarci in crescendo e mostrando le cose positive fatte vedere nelle ultime due gare. La spinta della gente e dei media in questo caso arriverebbe. Ecco, i media hanno bisogno di segnali da parte nostra, di credere in qualcosa di veramente forte. C’è bisogno di vedere attaccamento alla maglia”. Durante la consegna del riconoscimento, la lettura della motivazione è stata seguita da una precisazione di Gianluigi Buffon: nel suo palmarès gli scudetti "sono tredici e non undici, perché ci sono anche quelli vinti sul campo con la Juve e poi revocati con Calciopoli. Comunque, alla fine, più dei numeri contano le frasi che li hanno accompagnati, quindi grazie di cuore".