
Il Lille ha chiesto un favore a De Laurentiis. Che rischia il processo per questo
Aurelio De Laurentiis, oggi davanti al gup, rischia il processo per un favore fatto ad altri. Il Napoli non ha praticamente mai compiuto plusvalenze sospette, se non per il caso Osimhen, dietro la richiesta del Lille. Perché nel 2020 i francesi erano costretti a mettere in cascina 105 milioni di cessioni, 30 arrivati dall'addio di Gabriel Magalhaes, 3 dall'Atletico Minero per Junior Alonso, mentre per Osimhen sono 76. Precisi per potersi iscrivere e non rischiare che il DCNG (Direction National du Contrôle de Gestion - organismo che controlla i conti dei club francesi) possa decidere di escluderlo dal successivo campionato di Ligue 1.
Il Napoli decide di inserire Orestis Karnezis, portiere, ex Udinese. Per un valore forse alto, ma comunque non esattamente un problema. Gli altri tre sono Manzi, Liguori e Palmieri: tre carneadi che a Lille non ci andranno mai, per un totale di plusvalenze di 21 milioni. "Il Napoli non ha bisogno di plusvalenze fittizie" ha spiegato qualche mese fa De Laurentiis.
Sotto la lente d'ingrandimento c'è anche lo scambio con la Roma. Diawara era un ottimo prospetto, poi non espresso, Manolas un buon difensore. Ai giallorossi servivano plusvalenze - visti i bilanci rosso fuoco - ma anche un centrocampista. Non era uno scambio impossibile da mettere in piedi, tutt'altro.
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