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Oltre la topica finale: l'attacco della Juventus sta diventando un rebus irrisolvibile per Tudor

Oltre la topica finale: l'attacco della Juventus sta diventando un rebus irrisolvibile per TudorTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 11:23Serie A
di Ivan Cardia

Non si può prendere un gol così. Igor Tudor è sbottato in panchina dopo la rete del 2-2 del Villarreal, ed è difficile dargli torto. Si parte da lì: se la Juventus avesse difeso in maniera anche vagamente accettabile sul calcio d’angolo che ha portato Renato Veiga alla rete dell’ex, i giudizi sulla trasferta iberica dei bianconeri sarebbero molto diversi. È il bello del pallone: conta il risultato. Però oltre la topica finale, che ha responsabilità individuali (Gatti su tutti) e di squadra (non è il primo gol del genere incassato), c’è di più.

L’attacco non funziona. C’è il grandissimo impatto di Francisco Conceicao, e poco altro, da salvare della serata di ieri, per quanto riguarda il reparto offensivo della Vecchia Signora. È troppo presto per bocciare Jonathan David, ma il canadese, schierato da prima punta, ha girovagato per il campo senza incidere e senza dare punti di riferimento. Questa volta non ha funzionato nemmeno la mossa Dusan Vlahovic, spesso letale da subentrante. E persino Kenan Yildiz è sembrato sottotono, probabilmente stanco perché questa Juve non sa fare a meno di lui. Sono rimasti fuori Lois Openda ed Edon Zhegrova: quest’ultimo sta assumendo i contorni dell’enigma, ma semplicemente potrebbe non essere in condizione. Il belga, da punto interrogativo, ci è arrivato a Torino: come centravanti c’erano già David e Vlahovic, come esterno d’attacco è difficile immaginarlo solo riserva al posto di Yildiz.

Sta diventando un rebus irrisolvibile per Tudor. Che non si aiuta: ieri ha rispolverato Koopmeiners in una posizione che alla Juventus ha ormai dimostrato di non poter ricoprire. Peccato, perché con l’Atalanta l’olandese si era (quasi) ritrovato qualche metro più indietro. Decifrare le dinamiche del reparto offensivo bianconero non è per niente facile: il 3-4-2-1 attuale costringe a rinunciare a due centravanti su tre (e il 4-3-3 più o meno presenta gli stessi problemi), la virata verso un 4-4-2 o moduli simili è impensabile avendo Yildiz in squadra. Forse c’è un problema di costruzione della rosa, e sicuramente non era nei programmi che ci fosse ancora Vlahovic, ingombrante perché alla fine - almeno per ora - è l’unico che segna. Però, idee di partenza a parte, ora la soluzione spetta a Tudor. E il tecnico croato non sembra esservi particolarmente vicino.

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