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Il GUP di Roma rinvia a giudizio il Napoli, De Laurentiis e Chiavelli. Cos'è successoTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:45I fatti del giorno
di Dimitri Conti

Il GUP di Roma rinvia a giudizio il Napoli, De Laurentiis e Chiavelli. Cos'è successo

Il Napoli come persona giuridica è indagato, al pari del suo presidente Aurelio De Laurentiis e dell'amministratore delegato Andrea Chiavelli. La motivazione del rinvio a giudizio da parte del GUP di Roma si ritrova in alcune operazioni sospette, soprattutto quella che ha portato all'acquisto dal Lille di Victor Osimhen, il centravanti del 3° Scudetto. L'accusa dei Pubblici Ministeri era di falso in bilancio per il 2019, 2020 e 2021. Il Napoli ha immediatamente risposto con un comunicato ufficiale: "La SSCN esprime stupore e sconcerto per il provvedimento di rinvio a giudizio deciso dal GUP di Roma. Tutte le consulenze tecniche, di altissimo livello, hanno inequivocabilmente provato la correttezza dell’operato della società, sia rispetto alle iscrizioni in bilancio delle operazioni, sia in merito ai trasferimenti dei calciatori. La stessa accusa ha correttamente riconosciuto, nel corso della propria requisitoria, che la SSCN non ha tratto alcun vantaggio dalle operazioni contestate". E ancora, conclude la nota del Napoli: "La società è serena e fiduciosa rispetto agli esiti del procedimento giudiziario, che comincerà tra oltre un anno - con la prima udienza fissata per il 2 dicembre 2026 - dove certamente la verità sulla vicenda verrà ristabilita. Da sottolineare, inoltre, che in relazione a una contestazione perfettamente sovrapponibile derivata dal medesimo fascicolo di indagine, i pubblici ministeri di Milano hanno già richiesto l’archiviazione del procedimento per l’Inter".