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tmw / napoli / Le Interviste
Zielinski poteva essere del Milan! Il retroscena dell'ex dg: "Non eravamo d'accordo sul prezzo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 29 febbraio 2024, 20:10Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Zielinski poteva essere del Milan! Il retroscena dell'ex dg: "Non eravamo d'accordo sul prezzo"

Lunga intervista a Radio TV Serie A per Umberto Gandini, attuale presidente della Lega Basket Serie A, e storico dirigente del Milan e della Roma

Lunga intervista a Radio TV Serie A per Umberto Gandini, attuale presidente della Lega Basket Serie A, e storico dirigente del Milan e della Roma: "I 23 anni in rossonero? Sono anni che rappresentano una buonissima parte della mia vita, una vita straordinaria per tante cose. Dal punto di vista sportivo è stata una cavalcata ineguagliabile, pensare oggi che una squadra possa fare come quel Milan a livello internazionale è molto difficile, sono cambiati tantissimi riferimenti del mondo, in generale. È stata una crescita personale e professionale, una vera famiglia, perché ho passato praticamente una metà di vita col Milan. Momento più indimenticabile? È facile rispondere con la prima finale di Champions vinta, Milan-Barcellona ad Atene del 1994. La mia esperienza era iniziata con la sconfitta subita a Monaco di Baviera contro l'Olympique Marsiglia. Memorabile anche la vittoria nel 2007, sempre ad Atene, una città ricorrente nella mia storia. Due finali, due vittorie, una città santa per i milanisti".

Aneddoti e trattative con Beckham, Xavi, Zielinski e Dzeko "In 23 anni tante cose sono cambiate, il mio ruolo si è evoluto costantemente, sono stato coinvolto in più dinamiche. Nelle trattative di mercato il mio ruolo era perlopiù di back office, di collegamento con uffici legali, procuratori e squadre. La trattativa più "personale", per una serie di motivi, è stata quella che ha portato David Beckham al Milan. Fu un lungo corteggiamento, molto sottotraccia sia quando lui andò al Real Madrid dal Manchester United sia quando poi lui lasciò Madrid per andare ai Galaxy, fino a quando riuscimmo a portarlo a Milano. Lì ho lavorato tanto per via delle relazioni che già avevo con i dirigenti di Manchester United e LA Galaxy. Nel 2013, quando ha finito la sua parentesi negli Stati Uniti, David voleva tornare al Milan: in quel gennaio ne discutemmo in società, ma Galliani disse no e Beckham andò a Parigi. Non era una questione di soldi, non eravamo sicuri che potesse essere ancora determinante per la squadra. Dal punto di vista romantico, e di marchio, sarebbe stato perfetto chiudere la carriera al Milan; invece, abbiamo consentito a un altro club, il PSG, di avere il beneficio di utilizzare David e di averlo come brand ambassador. Che persona era David Beckham? Semplice, gli ha reso tanta giustizia anche il documentario su Netflix, dove lo si può vedere in una maniera diversa. Molta gente oggi dice di averlo riscoperto anche come giocatore: ci siamo dimenticati quanto era bravo.

Una trattativa sfumata? Penso a Xavi dal Barcellona. Era il 1999: io e Galliani eravamo a vedere la finale a Barcellona, tra Bayern Monaco e Manchester United. La trattativa era stata portata avanti da Ernesto Bronzetti e Pedro de Felipe: Xavi era a fine contratto e il padre stava cercando un'alternativa. L'idea era di prenderlo a fine contratto e portarlo a Milano a 19 anni. Era tutto fatto, poi lui ha raccontato di recente che la madre si oppose: io penso che sia stato utilizzato il contratto firmato con noi per avere il rinnovo dal Barcellona. Un'altra trattativa ben avviata fu quella per Piotr Zielinski, quando era all'Udinese. Alla fine, non ci si mise d'accordo sul valore e il giocatore andò al Napoli. Anche Edin Dzeko dal Wolfsburg, che Galliani provò a prendere ma poi andò al Manchester City; Paul Pogba dallo United a parametro zero, offerto da Mino Raiola a tutte le grandi squadre, ma Galliani non se la sentì di investire tanto su un giocatore così giovane così come per Marco Verratti dal Pescara. Trattativa più difficile? Mi vengono in mente trattative per giocatori a fine contratto: Luiz Adriano dallo Shakhtar, una trattativa quasi infinita così come quella per Keisuke Honda. È stato difficile anche portare Ibrahim Ba al Milan: competere con tante squadre inglesi era complesso. Grandi soddisfazioni, invece, nel portare giocatori a prezzi accessibili, come Zlatan Ibrahimovic dal Barcellona".