
Careca sicuro: "Quante analogie con lo Scudetto del '90", e fa due esempi
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, nel giorno di Napoli-Cagliari, ha intervistat l'ex attaccante Antonio Careca: "Ci sono tante analogie con il mio scudetto del 1990. Una su tutte: contro la Lazio, all’ultima di campionato, segnò Marco Baroni e vincemmo 1-0. E stavolta a fermare l’Inter, nella penultima, è stata la Lazio, allenata da Marco Baroni".
Quanto incide la pressione?
"Un peso può averla. Ma il Napoli ha Conte che sa come domarla e lo ha dimostrato. Sta vincendo meritatamente un campionato in cui l’Inter era la favorita e, probabilmente, un po’ è stata distratta dalla Champions. Però i meriti di chi sta davanti sono indiscutibili, non arrivi lassù senza avere organizzazione, competenza e padronanza. Direi che sono stati bravi tutti, da De Laurentiis in poi. A De Laurentiis va riconosciuta la capacità di saper gestire, di programmare".
Cosa l’ha colpita di questo Napoli?
"La tenacia, il coraggio, il carattere, che mi sembra appartengano al suo allenatore. È stato in testa per tantissimo tempo, ha avuto un periodo di crisi che ci può stare, ma ha saputo essere superiore, come dice la classifica, all’Inter, che ha la testa in Champions e può provare a vincerla, perché il gruppo è di enorme spessore. Ma nel corso di una stagione del genere, può capitare di appesantirsi, tante partite assieme tolgono energia anche mentale, e qualcosa i nerazzurri hanno dovuto pagare. Questo non toglie nulla al trionfo del Napoli, al quale manca semplicemente l’ultimo passo: lo farà, ne sono certo, perché questo gruppo sa come gestire l’avvicinamento alla partita con il Cagliari. McTominay? Un impatto insospettabile, per autorevolezza e anche per i gol. È stato decisivo, più degli altri ripensando a certe gare. E ha saputo indirizzare, in alcuni momenti-chiave, questa corsa verso lo scudetto. Però devo dire che altri non sono stati da meno".







