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tmw / napoli / Le Interviste
Chiesa-Napoli, Anellucci: "Mi piace molto, ma ci sono due cose che non mi convincono”TUTTO mercato WEB
ieri alle 23:40Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Chiesa-Napoli, Anellucci: "Mi piace molto, ma ci sono due cose che non mi convincono”

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa ed ex procuratore di Edinson Cavani.

Il Bologna ha chiesto 80 milioni di euro al Napoli per la coppia Beukema–Ndoye. È evidente che a queste cifre sia difficile chiudere la trattativa, anche considerando che ci sono calciatori della stessa qualità acquistabili a cifre inferiori. Ad esempio, mi riferisco a Noa Lang. Lei su chi punterebbe? “Sicuramente non punterei sui giocatori del Bologna. Per una serie di motivi oggettivi: i numeri, i costi… sono assolutamente proibitivi. Quando ti sparano 80 milioni, ti stanno dicendo chiaramente che non vogliono vendere. Se davvero vuoi vendere, non chiedi 45 milioni per Ndoye. Sono cifre fuori da ogni logica del calciomercato.” 

Si continua a parlare, con insistenza, di Federico Chiesa. Secondo lei è un nome che si può approcciare già in questa fase embrionale del mercato, o bisogna attendere la parte finale della finestra estiva? “L’ho detto già in tempi non sospetti: Federico Chiesa è un giocatore che a me piace molto. Però ci sono due cose che non mi convincono: la prima è il suo atteggiamento in campo. È uno che spesso va giù anche solo con un soffio d’aria, e questa cosa non mi è mai piaciuta, nemmeno quando era a Firenze. Pensavo che maturasse un po’, ma da quel punto di vista non è cresciuto. La seconda è la questione fisica: ha avuto due brutti infortuni, uno dietro l’altro. Quando inizi a perdere un anno, un anno e mezzo, poi le cose si complicano. Inoltre, credo che abbia firmato un contratto importante con il Liverpool – se non sbaglio intorno ai 6 o 7 milioni a stagione. Per tornare in Italia dopo un anno e mezzo quasi fermo, con poche presenze, credo che debba prima tornare a essere un calciatore e solo dopo pensare al guadagno. Se riuscisse a ritrovare motivazioni, magari con un allenatore come Antonio Conte, che è un grande motivatore, e con costi più umani, credo che potrebbe tornare utile anche alla Nazionale. Ma bisogna rivedere tutto: stipendio, ambizioni, priorità.”