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tmw / napoli / Le Interviste
Buongiorno: "Università, che ansia gli esami. Tutto sulle mie passioni"
ieri alle 18:50Le Interviste
di Fabio Tarantino
per Tuttonapoli.net

Buongiorno: "Università, che ansia gli esami. Tutto sulle mie passioni"

Alessandro Buongiorno si racconta. Lo fa ai canali ufficiali del Napoli. Lunga intervista di qualche mese - quando la stagione era ancora in corso - fa al difensore azzurro nel corso della rubrica Drive&Talk. "Ogni giorno che passa mi trovo sempre meglio qui. Il clima, il cibo, il mare, le persone. Sto conoscendo tantissima gente, tutti di cuore, disponibili. Faccio una fatica immensa a cercare di evitare di mangiare certe cose, è tutto buonissimo. E poi il mare mi piace tanto. Alla mia famiglia Napoli piace molto. Mio padre ha origini campane. Ho i nonni di Cardito e della provincia di Avellino. Quindi già anni fa venivano qui 1-2 settimane per trovare i parenti. Ma quando passavamo da Napoli ero proprio piccolino.

Sono molto abituato alle battute sul mio cognome e le faccio anche io. Calcio e università, come ho fatto? Finire il liceo è stato faticoso, mi sono preso un anno sabbatico DOPO Ho giocato in prestito e non mi sono iscritto all'università all'inizio. Volevo farlo, poi durante l'anno sabbatico ho capito che magari il tempo lo impiegavo male. Sembrava lo stessi buttando, dunque ho deciso di iscrivermi all'università. Ovviamente, è online, altrimenti per me sarebbe stato impossibile. Devo dire che queste scuole ed università telematiche ti aiutano molto. I corsi sono tutti online e puoi fare tutto, hai le dispense a disposizione, sono comode. Quindi, sostanzialmente, quando ci alleniamo al mattino cerco di ritagliarmi del tempo. All'inizio gli esami erano in presenza, all'inizio era difficile.

Sfortunatamente c'è stato il Covid. E' stata una fortuna da questo punto di vista: ora si può decidere se farli in presenza. Posso farlo se sono a casa o in ritiro. Esami in momenti strani? Durante il ritiro prepartita! C'è quell'ansia che qualcuno possa chiamarti. Una volta, mia sorella, a casa, non sapeva dovessi dare un esame e lei aveva disattivato la connessione dati. Quindi, io mi chiusi in camera e lei cercò di aprire la porta. Questa era chiusa, continuò a chiamarmi preoccupata. Poi ha smesso, per fortuna.

Mi piace giocare a Prato Fiorito. Con Raspadori e Simeone giochiamo alle Escape Room o giochi di logica. Con il Cholito ci piace la Marvel, vediamo i film insieme. Quando ci sono dei trailer o dei teaser ce li inviamo. Gioco ha scacchi online. Per restare in contatto con gli amici gioco con la Play Station. Dipende dai giorni. E' comunque un modo per sentirli. Ora aspetto per andare al mare, mi rilassa un sacco. In generale mi piace anche passeggiare al sole. Mi dà serenità. Poi trovo che il mare su questo sia incredibile. Ti dà una serenità assurda anche in inverno, forse l'odore o il suono. Poi ogni tanto leggo libri fantasy o autobiografie. Insomma, cerco di passare il tempo in questa maniera qua. Harry Potter? Ho visto i film.

La mia routine quando si gioca? Mi sveglio 30 minuti prima di uscire, la colazione la faccio direttamente al campo, quindi mi lavo, mi vesto e scendo con calma. Sono rapido. I vestiti, però, li preparo il giorno prima sulla poltroncina della mia camera. E' una cosa che ho iniziato a fare qui, mi trovo bene ed è comodo. In casa, se c'è qualcosa da pulire, lo faccio senza problema. L'armadio esiste, l'unica poltrona è quella che impegno la sera prima per i vestiti. In generale, credo di essere abbastanza ordinato. In auto ascolto musica, magari qualche chiamata con gli amici. Di mattina sento più musica, al ritorno faccio più chiamate. Quando arrivo al campo, saluto tutti nella sala e chiedo allo chef chiedo cosa vorrei mangiare. Intanto, per risparmiare tempo, vado a lavarmi. Quindi, poi mangio. Dopodiché, vado in palestra e faccio i miei esercizi soliti prima dell'allenamento. Poi, c'è l'allenamento. Anche sul pullman andando allo stadio prima di una partita  ascolto musica attivando la cancellazione del rumore. Mi piace ascoltare hip hop, reggaeton e rap per caricarmi.

Dopo il riscaldamento, negli spogliatoi non ho riti particolari. Mi concentro sulla partita e su ciò che devo fare, magari negli anni precedenti davo uno sguardo ai video degli attaccanti che dovevo marcare o alle palle inattive per ricordare i miei posizionamenti e quelli dei compagni per aiutare anche loro. Poi, do il 5 a tutti i compagni, passo da tutti: medici, magazzinieri, staff. Mi focalizzo sulla partita. Dopo la gara, tutto ciò che faccio o dico dipendo dal risultato. Solitamente me la prendo con comoda, sono l'ultimo a uscire perché faccio massaggi e terapie. Se la partita è andata male, ovviamente, non parlo tanto e ripenso agli errori e cosa potevo fare meglio. Importante analizzarli col mister poi successivamente. Se è andata bene, sono contento, parlo con tutti e incontro dei miei amici napoletani, chiamo i miei genitori o mia sorella".