De Zerbi e il Brighton, il sogno è diventato realtà. L'Europa sarà una vetrina per i tanti talenti

La prima volta non si scorda mai. Dopo 122 anni di storia, il Brighton ha finalmente centrato la qualificazione alle coppe europee: un traguardo incredibile per il club inglese, merito anche a Roberto De Zerbi, il tecnico scelto per sostituire Graham Potter a stagione in corso. L'ex allenatore di Sassuolo e Shakhtar Donetsk è riuscito a esaltare le qualità di una rosa giovane, ricca di talento ma apparentemente inferiore alle corazzate della Premier League. Arrivare davanti a Tottenham e Chelsea, addirittura insidiare il Liverpool erano sogni che sembravano irrealizzabili e che sono diventati realtà grazie al lavoro e all'entusiasmo di un gruppo cresciuto settimana dopo settimana.

Nemmeno la cessione di Leandro Trossard a gennaio (unita a quelle di Cucurella e Bissouma in estate) ha condizionato la stagione dei Seagulls, trascinati da Kaoru Mitoma, Alexis Mac Allister e dai giovanissimi Moises Caicedo, Julio Enciso, Evan Ferguson, Levi Colwill e Facundo Buonanotte, oltre ai "vecchi" Gross, Veltman e Dunk.

Sono loro gli artefici di questo straordinario risultato e saranno loro, molto probabilmente, alcuni dei pezzi pregiati del prossimo mercato: Mac Allister è a un passo dal Liverpool, Caicedo piace a tutte le big inglesi, così come Mitoma. Enciso e Ferguson, invece, dovrebbero restare: la vetrina internazionale - al 99% quella dell'Europa League - servirà per farsi ulteriormente apprezzare e far salire la quotazione. Una bottega cara, ancora lontana dalle possibilità delle società italiane, ma molto vicina ad alcune nostre realtà per passione e mentalità. Un Brighton Made in Italy, firmato Roberto De Zerbi.