
Lautaro salva la faccia a una brutta Inter: contro la Real Sociedad finisce 1-1
REAL SOCIEDAD-INTER 1-1
(4' Mendez; 87' Lautaro)
Dieci anni dopo l'ultima volta, la Real Sociedad si ripresenta in Champions League con orgoglio e convinzione, sfoderando una gran bella serata. Centodue giorni dopo la finale di Istanbul, giocata ad armi pari o quasi col Manchester City, l'Inter è quasi irriconoscibile ma riesce a evitare una sconfitta che avrebbe complicato non poco il proprio percorso europeo. Allo stadio Anoeta di San Sebastian finisce 1-1 la gara valevole per la prima giornata del girone D di Champions League: Lautaro Martinez risponde quasi all'ultimo alla rete siglata nei minuti iniziali di Brais Mendez, per gentile concessione di Alessandro Bastoni. Da salvare, per Simone Inzaghi, c'è quasi esclusivamente il risultato: la formazione iniziale, con cinque cambi rispetto a quella che ha dominato il derby pochi giorni fa, sbanda e non convince. Mai pericolosa, mai convincente, spesso nervosa, quasi sempre imprecisa: per ottanta minuti abbondanti l'Inter preoccupa il suo tecnico e i circa settecento tifosi accorsi sulle rive del Golfo di Biscaglia. Per oltre ottanta minuti, i baschi di Imanol Alguacil mettono sotto i vicecampioni d'Europa e solo alcune parate di Sommer tengono a galla la formazione ospite. Alla fine, basta il guizzo del campione, di Lautaro Martinez, il capitano che in Spagna segna quasi sempre, per portare a casa almeno un punto. Ma il girone, che non sarà della morte, si conferma più insidioso del previsto.
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Naufragio arancione nel primo tempo. La serata parte male per gli ospiti, in terza maglia oranje: tre minuti e Dumfries spiana la strada a Tierney, solo il palo dice no a Barrenetxea. È solo l'antipasto: al 4' Bastoni commette un clamoroso errore di presunzione, la Real passa. Il difensore italiano regala palla, in maniera gratuita, a Mendez appena fuori dall'area di rigore: tutto facile per il centrocampista dei baschi. Sotto di un gol, la squadra di Inzaghi sbanda e chiuderà la prima frazione di gioco con zero tiri in porta. Ben diverso il primo tempo dei padroni di casa, in controllo totale della partita: da Le Normand a Kubo, squadra di Inzaghi perde seconde palle e lascia spazi alle occasioni basche per arrivare al raddoppio. Mai pericolosa, nervosa, imprecisa: lo svantaggio di un solo gol sta quasi largo all'Inter al quarantacinquesimo.
Lautaro evita la sconfitta. La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo: Mendez da punizione prima, Oyarzabal di testa da due passi poi, entrambi impegnano Sommer che risponde presente. Inzaghi corre ai ripari: fuori Bastoni, Asllani e Arnautovic. Entrano Dimarco, Frattesi e Thuram, la musica cambia fino a un certo punto. Al 65' Inzaghi rischia di perdere Barella: l'arbitro Oliver vede un fallo di reazione che non c'è, il VAR lo richiama e l'inglese si mette una mano sul cuore correggendo il proprio errore. Inzaghi prova ad alzare i giri di una squadra che proprio non va: fuori Mkhitaryan, dentro Alexis Sanchez. A 12 dalla fine, l'Inter trova il pari: lo firma Thuram, ma la rete non viene convalidata per la posizione irregolare di Carlos Augusto, autore del cross per il francese. Quello buono arriva al minuto 86: al termine di un'azione insistita degli ospiti, Frattesi pesca sul secondo palo Lautaro, che non si fa scappare l'occasione.
(4' Mendez; 87' Lautaro)
Dieci anni dopo l'ultima volta, la Real Sociedad si ripresenta in Champions League con orgoglio e convinzione, sfoderando una gran bella serata. Centodue giorni dopo la finale di Istanbul, giocata ad armi pari o quasi col Manchester City, l'Inter è quasi irriconoscibile ma riesce a evitare una sconfitta che avrebbe complicato non poco il proprio percorso europeo. Allo stadio Anoeta di San Sebastian finisce 1-1 la gara valevole per la prima giornata del girone D di Champions League: Lautaro Martinez risponde quasi all'ultimo alla rete siglata nei minuti iniziali di Brais Mendez, per gentile concessione di Alessandro Bastoni. Da salvare, per Simone Inzaghi, c'è quasi esclusivamente il risultato: la formazione iniziale, con cinque cambi rispetto a quella che ha dominato il derby pochi giorni fa, sbanda e non convince. Mai pericolosa, mai convincente, spesso nervosa, quasi sempre imprecisa: per ottanta minuti abbondanti l'Inter preoccupa il suo tecnico e i circa settecento tifosi accorsi sulle rive del Golfo di Biscaglia. Per oltre ottanta minuti, i baschi di Imanol Alguacil mettono sotto i vicecampioni d'Europa e solo alcune parate di Sommer tengono a galla la formazione ospite. Alla fine, basta il guizzo del campione, di Lautaro Martinez, il capitano che in Spagna segna quasi sempre, per portare a casa almeno un punto. Ma il girone, che non sarà della morte, si conferma più insidioso del previsto.
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Naufragio arancione nel primo tempo. La serata parte male per gli ospiti, in terza maglia oranje: tre minuti e Dumfries spiana la strada a Tierney, solo il palo dice no a Barrenetxea. È solo l'antipasto: al 4' Bastoni commette un clamoroso errore di presunzione, la Real passa. Il difensore italiano regala palla, in maniera gratuita, a Mendez appena fuori dall'area di rigore: tutto facile per il centrocampista dei baschi. Sotto di un gol, la squadra di Inzaghi sbanda e chiuderà la prima frazione di gioco con zero tiri in porta. Ben diverso il primo tempo dei padroni di casa, in controllo totale della partita: da Le Normand a Kubo, squadra di Inzaghi perde seconde palle e lascia spazi alle occasioni basche per arrivare al raddoppio. Mai pericolosa, nervosa, imprecisa: lo svantaggio di un solo gol sta quasi largo all'Inter al quarantacinquesimo.
Lautaro evita la sconfitta. La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo: Mendez da punizione prima, Oyarzabal di testa da due passi poi, entrambi impegnano Sommer che risponde presente. Inzaghi corre ai ripari: fuori Bastoni, Asllani e Arnautovic. Entrano Dimarco, Frattesi e Thuram, la musica cambia fino a un certo punto. Al 65' Inzaghi rischia di perdere Barella: l'arbitro Oliver vede un fallo di reazione che non c'è, il VAR lo richiama e l'inglese si mette una mano sul cuore correggendo il proprio errore. Inzaghi prova ad alzare i giri di una squadra che proprio non va: fuori Mkhitaryan, dentro Alexis Sanchez. A 12 dalla fine, l'Inter trova il pari: lo firma Thuram, ma la rete non viene convalidata per la posizione irregolare di Carlos Augusto, autore del cross per il francese. Quello buono arriva al minuto 86: al termine di un'azione insistita degli ospiti, Frattesi pesca sul secondo palo Lautaro, che non si fa scappare l'occasione.
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