Longobardi a PL: "Lucchese squadra insidiosa, servirà limitare De Feo. Mingazzini? Grave defezione"

Un secondo posto che fa rabbia, con l'Imolese, ma una stagione densa di soddisfazioni dal punto di vista personale. Per Cristian Longobardi tuttavia l'annata era iniziata altrove, a Lucca, proprio nella squadra che tra pochi giorni sfiderà il Parma. Ai microfoni di ParmaLive.com, il recentissimo idolo della Nord parla così di quando accaduto con la formazione romagnola: "Purtroppo è stato un finale amaro dopo una grande annata: la squadra non era pronta a vincere, è questa la verità. Ci siamo trovati lì volando sulle ali dell'entusiasmo e non siamo riusciti a concretizzare quando serviva la zampata finale". 

Cosa hai pensato apprendendo che sarebbe stato Parma contro Lucchese?
"Il primo pensiero è stato: "sarei potuto tornare al Tardini!", anche se da avversario. E' una partita che mi dà grande grande emozione. Ho ottimi rapporti con la Lucchese, con i compagni e con il ds Obbedio, davvero una persona competente". 

Che squadra è la Lucchese di Lopez?
"Da rispettare, è uscita dalle sabbie mobili e grazie al grande lavoro del gruppo è riuscita a ottenere un risultato inimmaginabile per quella che è stata una stagione travagliata. Voglio sottolineare ancora come la figura del ds sia stata importante". 

Che ambiente deve attendersi il Parma al Porta Elisa?
"Quello che si immagina, una piazza che mai avrebbe immaginato di trovarsi lì e ora sogna a occhi aperti. Si è creata una vera simbiosi tra squadra e piazza, quindi ora tutti remano dalla stessa parte e questo aumenta la loro pericolosità".

Era la migliore "scelta" possibile al sorteggio?
"Su questi ragionamenti ci farei davvero poco conto, in questo momento della stagione tutte si equivalgono. Detto questo, il Parma è sicuramente superiore alla Lucchese e se riuscirà a pareggiare l'impegno messo in campo dagli avversari, non dovrebbe avere difficoltà".

Hai avuto modo di studiare il Parma quest'anno?
"Mercoledì sarò sicuramente allo stadio, negli ultimi mesi l'ho visto in tv qualche volta. Il Parma penso abbia fatto un percorso che gli serviva, credo fosse davvero complicato stare al passo del Venezia, con la pressione che ogni domenica cresce quando l'avversario non perde. Va dato atto alla squadra di aver fatto un grande campionato senza dimenticare dove si era l'anno scorso e ora serve concentrarsi su questa fase finale". 

Chi temere tra i rossoneri?
"Hanno diverse individualità importanti, personalmente stravedo per Gianmarco De Feo, folletto d'attacco, molto rapido, può essere buono anche per altre categorie. Bravo anche Bruccini, centrocampista con grandi qualità balistiche, può decidere la gara coi suoi tiri da fuori e punizioni. Senza dimenticare quelli che sono giocatori esperti come Fanucchi, Capuano e Mingazzini, anche se Nicola potrebbe non esserci e sarebbe un'assenza pesantissima".

Parliamo anche del tuo futuro: sarà a Imola?
"Aspetto di parlare con la società, ci incontreremo nei prossimi giorni: loro quasi certamente cercheranno il ripescaggio e quindi dovranno valutare bene e con calma, io comunque mi sento addosso almeno un altro paio di anni di furore, il mio corpo ha risposto bene agli stimoli quest'anno e vedremo cosa succederà".

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