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PL - Pisanu: "Questo Parma ha i mezzi per andare in B. Sarebbe bello tornare in Emilia da tecnico"TUTTO mercato WEB
domenica 28 maggio 2017, 13:45Esclusive ParmaLive
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

PL - Pisanu: "Questo Parma ha i mezzi per andare in B. Sarebbe bello tornare in Emilia da tecnico"

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA

A tifare Parma all'Ennio Tardini nel match di ritorno di mercoledì scorso contro il Piacenza, c'era - tra gli altri - anche Andrea Pisanu, ex centrocampista offensivo che ha vestito la casacca crociata dal 2004 al 2010. Noi di ParmaLive.com lo abbiamo intervistato per chiedergli cosa ne pensa della squadra di Roberto D'Aversa: "Nel primo tempo ho visto un Parma un po' bloccato, ma era normale che fosse così, perché la partita doveva farla la compagine biancorossa. Nella ripresa, invece, è venuta fuori la qualità dei gialloblù, aiutati anche dalla forte spinta dei propri eccezionali tifosi: è stato davvero bello ed emozionante vedere tutta quella gente in curva. Ma questo è solo il primo passo, non un punto di arrivo".

C'è un giocatore che ti ha impressionato in maniera particolare?
"Mi sono informato sul Parma per tutta la stagione, ma l'ho visto giocare solo qualche volta. In ogni caso mi è piaciuta molto la voglia di combattere da parte di tutti, anche di Calaiò, che ha giocato tantissimi palloni sporchi senza mollare mai di un centimetro. Mi è piaciuto molto anche Iacoponi, il quale è stato molto attento, interpretando il match con personalità. Comunque sia, nel secondo tempo sono venute fuori le qualità di tutti, da Munari a Baraye".

In tribuna, oltre a te, c'erano anche altri grandi ex come Bucci, Melli e Mirante:
"Sì, ho visto un po' tutti, è stata una sorta di rimpatriata. Ho salutato Marco Marchionni, ma c'erano anche Mimmo Morfeo e Murelli. E' stato davvero bello ritrovarci tutti là per vedere il Parma: vuol dire che, nonostante siano passati tanti anni, siamo rimasti legati a questa squadra".

Che cos'ha di così speciale il Parma?
"Io posso parlare per la mia esperienza personale. Quando sono arrivato a Parma avevo circa 21 anni circa: sono rimasto lì per diversi anni, andando via da uomo e padre di famiglia. La mia prima figlia è nata nel Ducato, quindi per me Parma sarà sempre la città del mio cuore. Campo a parte, la mia soddisfazione più grande è quella che ancora oggi tutti si ricordano di me e mi chiamano "Andrea". Per loro sono semplicemente Andrea, capito? Non c'è cosa più bella".

Com'è stato visitare il Museo crociato?
"Emozionante. Ho avuto l'opportunità di visitarlo e devo ammettere che ho fatto i complimenti ai ragazzi che lo hanno messo su, perché è davvero fatto bene. E' bello che il Parma abbia un Museo dove tutti possano analizzare la storia di questo glorioso club".

Sei stato anche a Collecchio:
"Sì, ho visitato Collecchio il martedì per la rifinitura: è stato un vero piacere, mi sono venuti in mente tanti ricordi. Ho visto il centro sportivo cambiato, è migliorato tantissimo. In più ho riabbracciato tantissime persone che non vedevo da tempo come ad esempio i fisioterapisti e il dottor Pasta, col quale mi sento spessissimo nonostante la distanza. Tornare a Parma per me è come tornare a casa".

Che ambiente hai trovato?
"Un ambiente molto concentrato, determinato e cosciente del fatto che siamo il Parma e che quindi dobbiamo... Scusami, parlo ancora come se fossi del Parma (ride, ndr). Intendevo dire che devono dare il meglio di loro stessi. La curva sta soffrendo, ma è pronta a portare questa squadra fino a Firenze".

Che sensazioni hai? Secondo te questo Parma può davvero andare in B?
"Io penso di sì, il Parma a livello qualitativo è una squadra di primo piano. Nei playoff conta anche l'esperienza, e credo che il Parma ce l'abbia. La squadra di D'Aversa, inoltre, può contare sulla spinta della città e dei tifosi: quel pizzico di pressione ti fa dare qualcosa in più, ti responsabilizza e ti rende più concentrato e preciso. Questi dettagli possono fare la differenza".

Ora tornerai a Malta?
"Sì, anche perché lì ho iniziato ad allenare. Ma spero di tornare presto in Italia, magari per vedere gli allenamenti del Parma. Poi non si sa mai: la vita è lunga e non si sa quello che ci riserva il futuro...".

Ti piacerebbe tornare a Parma in una nuova veste?
"Sarebbe bello. Per ora sto bene dove sto, però la vita a volte è imprevedibile e ti regala dei ritorni davvero belli...".

Se ti va, chiudiamo con un saluto ai tifosi crociati:
"Certo che mi va! Mando un saluto ai lettori di ParmaLive.com, ma anche a tutti i tifosi crociati. Vi ringrazierò sempre per quello che mi avete dato, che è infinitamente più grande di quello che sono riuscito a darvi io. In bocca al lupo per tutto e sempre forza Parma!".

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA