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PL - Nista: "Pellegrino ricorda il primissimo Crespo. Suzuki? Portiere su cui puntare per il futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 08:26Primo piano
di Giuseppe Emanuele Frisone
per Parmalive.com
fonte A cura di Alice Giampieretti

PL - Nista: "Pellegrino ricorda il primissimo Crespo. Suzuki? Portiere su cui puntare per il futuro"

Alessandro Nista ha vestito la maglia crociata negli anni a cavallo tra il '95 e il '99, vivendo da protagonista i trionfi del Magico Parma. Stagioni indimenticabili nella memoria di ogni tifoso, durante le quali Nista ha visto sbocciare il talento del collega Buffon. Il presente del Parma invece si chiama salvezza, traguardo sempre più vicino, grazie ad una serie di sette risultati utili consecutivi che ha stupito tutti e entusiasmato la piazza. Anche l'ex portiere crociato ha elogiato la crescita della squadra e l'operato di mister Chivu. Queste le sue parole, rilasciate in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com: 

Lei era presente allo stadio in occasione della partita con la Juventus, insieme a Crespo, Di Vaio, Thuram, Cannavaro e tanti altri. Che effetto le ha fatto tornare al Tardini e che rapporto c'è con la società?
"Io al Tardini in realtà vado spesso perché vivo a Parma, e non capita spesso di rincontrare vecchi compagni che vivono lontani, per cui è stato un bellissimo momento per ritrovarci, fare due chiacchiere e parlare della nostra vecchia squadra. Ma anche del Parma attuale, che in queste ultime settimane sta facendo veramente bene, in particolare siamo stati molto contenti che la nostra presenza abbia coinciso con una vittoria molto importante e prestigiosa".

All'Olimpico invece il Parma è stato rimontato dalla Lazio. Come ha visto i crociati contro i biancocelesti e quali differenze ci sono state?
"Dire che il 2-2 dell'Olimpico non sia un buon risultato sarebbe forse un po' presuntuoso: è stato comunque un punto importante che fa seguito a una serie di risultati quasi incredibili, se consideriamo le squadre che ha incontrato e la situazione in cui era il Parma fino a poco tempo fa. Ha fatto risultati importanti con Inter, Fiorentina, Juventus e Lazio, sono tutte partite che sulla carta si presentavano difficili mentre la squadra ha fatto molto bene. E' chiaro che al 2-0 di Ondrejka tutti speravamo in una vittoria che avrebbe significato salvezza: così non è stato, ma guarderei comunque il risultato mezzo pieno, considerando anche che la prestazione è stata buonissima, visto che il Parma ha avuto anche l'occasione per segnare ancora".

Dall'arrivo di Chivu il Parma ha racimolato punti importanti e anche inaspettati. Che cambio di rotta ha percepito con il nuovo allenatore?
"Fermo restando che Pecchia aveva fatto un grandissimo lavoro, sappiamo benissimo che ci sono momenti in cui avvengono delle situazioni anche difficili da spiegare. A un certo punto qualcosa non andava più come doveva, la società ha deciso di intraprendere un percorso diverso ed è stata una scelta vincente fino a questo momento: ha portato energia nuova, una carica diversa, e credo che Chivu abbia portato maggior compattezza nel modo d'intendere il calcio, ripartendo dalla fase difensiva che nell'ultima fase della gestione Pecchia aveva lasciato un po' a desiderare. Ripartendo da questo e toccando le corde giuste dal punto di vista emotivo, Chivu ha dato un'inversione di rotta che era difficile da immaginare".

Chivu ha cambiato anche tatticamente, passando al 3-5-2 visto nelle ultime partite. Secondo lei quali giocatori possono essere più valorizzati da questo cambio di modulo?
"In realtà alla fine i giocatori sono gli stessi, a parte qualche situazione. C'è un concetto diverso, un po' più difensivo, in un momento in cui il Parma prendeva tanti gol e i risultati stentavano ad arrivare: sin dalla prima partita con il Bologna non c'è stata vergogna nel coprirsi un po' di più e sfruttare maggiormente le ripartenze".

Nelle ultime sfide hanno anche segnato due nuovi acquisti di gennaio come Ondrejka e Pellegrino. Come sta vedendo i nuovi ragazzi?
"Il fatto che abbiano fatto gol significa che la società ha fatto un buonissimo lavoro. Sinceramente non li conoscevo, entrambi mi hanno sorpreso: Pellegrino, dicevamo con gli altri in tribuna il giorno della partita con la Juventus, somiglia molto al primissimo Crespo. Quando Hernan è arrivato a Parma, ed era ancora un po' grezzo, aveva caratteristiche molto simili a quelle dell'ex Velez. Io gli auguro che possa fare lo stesso percorso e la stessa carriera di Hernan, che è stata strepitosa. Ma entrambi hanno dimostrato di essere efficaci e funzionali, con caratteristiche futuribili".

E per quanto riguarda Suzuki, cosa pensa del portiere giapponese?
"Mi piace molto, ho avuto modo di parlarne con altri colleghi: è un ragazzo ancora giovane, che si è approcciato a un campionato molto complesso con personalità. Ha indubbie qualità atletiche e queste lo favoriranno. Tecnicamente ha ancora margini di miglioramento importanti, ma è un portiere su cui punterei sicuramente in futuro".

A quattro giornate dalla fine, come vede il Parma in ottica salvezza?
"L'approccio deve essere quello di queste ultime partite, l'atteggiamento della squadra è stato fantastico: spero continueranno con questa attenzione, concentrazione e volontà di fare risultato, anche al di là del gioco. Credo che questo sarà il fattore determinante. Nelle prossime due partite, se dovessero andare bene - magari anche già da domenica - potrebbe già suonare la campanella della salvezza. Mi auguro ci sia una grande volontà di gettare il cuore oltre l'ostacolo, le energie sono sempre meno ma per squadre che hanno ancora obiettivi da raggiungere c'è ancora bisogno di restare concentrati".

Contro il Como, chi pensa sia favorito e da chi dovrà guardarsi il Parma?
"Il Como è una squadra che ha ben figurato, ha un allenatore giovane e molto bravo che ha caratteristiche importanti. Hanno giocatori giovani, ma già pronti, hanno raggiunto la salvezza con cinque turni d'anticipo e domenica verranno a giocare in modo molto spensierato. Questa può essere un'arma a doppio taglio sia per l'una che per l'altra squadra, per cui direi che in queste situazioni, più che guardare l'avversario il Parma deve guardare a se stesso e deve mantenere il focus sull'obiettivo finale".

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE