
Crespo rende omaggio ad Ancelotti: "Nessuno parla male di lui, mi ha insegnato tanto"
Nel giorno della sua presentazione ufficiale come nuovo allenatore del São Paulo, Hernán Crespo ha voluto rendere un sentito omaggio a Carlo Ancelotti, attuale commissario tecnico del Brasile e figura centrale nella sua formazione, sia da calciatore che da allenatore: "È difficile trovare un giocatore che parli male di lui. Non so nemmeno se esistano", ha dichiarato l’argentino, ricordando con affetto la stagione condivisa al Milan e la successiva collaborazione nello staff tecnico del Paris Saint-Germain.
"Carlo mi ha insegnato che davanti a te non hai solo giocatori, ma persone. Mi ha aiutato a capire che si può avere un buon rapporto senza perdere l’autorevolezza", ha spiegato Crespo. L'ex giocatore di Lazio, Parma e Inter ha poi chiarito che non cercherà di imitare nessuno: "Non sarò né Carlo, né Bielsa. Io sono Crespo". Un’affermazione netta d’identità, in un momento cruciale per il club, attualmente 14º nel campionato brasiliano e atteso ad agosto da un delicato ottavo di finale in Copa Libertadores contro l’Atlético Nacional.
Il tecnico argentino, 49 anni, si ritrova a guidare un gruppo in difficoltà dopo le dimissioni di Luis Zubeldía. La sua sfida sarà quella di risollevare la squadra, puntando su una gestione basata sul dialogo, la personalità e il rispetto reciproco. "L’importante è convivere al meglio", ha concluso.
"Carlo mi ha insegnato che davanti a te non hai solo giocatori, ma persone. Mi ha aiutato a capire che si può avere un buon rapporto senza perdere l’autorevolezza", ha spiegato Crespo. L'ex giocatore di Lazio, Parma e Inter ha poi chiarito che non cercherà di imitare nessuno: "Non sarò né Carlo, né Bielsa. Io sono Crespo". Un’affermazione netta d’identità, in un momento cruciale per il club, attualmente 14º nel campionato brasiliano e atteso ad agosto da un delicato ottavo di finale in Copa Libertadores contro l’Atlético Nacional.
Il tecnico argentino, 49 anni, si ritrova a guidare un gruppo in difficoltà dopo le dimissioni di Luis Zubeldía. La sua sfida sarà quella di risollevare la squadra, puntando su una gestione basata sul dialogo, la personalità e il rispetto reciproco. "L’importante è convivere al meglio", ha concluso.
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