
Parma, Delprato: "Per questa squadra ho fatto tutto, anche il portiere. Non ci avrei mai pensato"
Il capitano del Parma Enrico Delprato ha parlato oggi al canale ufficiale della Lega Serie A. Il difensore crociato si è espresso riguardo alla vita di un calciatore in una città come Parma, definendo la provincia emiliana come il luogo ideale per ragazzi che hanno ambizioni ma hanno anche possibilità di crescere e fare errori senza pressioni eccessive. Dopo una parentesi sul Teatro Regio il difensore ha continuato parlando del suo passato e della stagione appena terminata: "Per me il calcio è la passione che mi accompagna da 20 anni, credo sia una scuola di vita. Ti insegna sin da piccolo ad accettare di poter perdere, le sconfitte, gli errori dei compagni, ma anche della gioia. Sarò sempre grato al calcio, e mi reputo fortunato."
Il rapporto con Parma: "Parma è una città ideale per un giocatore, perché ti permette di lavorare senza troppe pressioni. Il pubblico è esigente, però ti lascia comunque allo stesso tempo molto tranquillo, e quindi questo credo sia fondamentale per un giocatore, perché ti dà modo di lavorare però sapendo che se tu sei un giocatore, sei un ragazzo che ha delle ambizioni in una piazza comunque esigente come qui a Parma, credo che sei nel posto giusto. Ti permette comunque di avere una vita anche al di fuori del calcio, e non tutte le città in Italia ti permettono di fare questo. Venendo da Bergamo trovo una grande somiglianza, le persone sono sempre educate e rispettose e sempre vicine alla squadra, sin dal primo giorno. E' fondamentale per la crescita della squadra. Per me è un piacere stare in mezzo a loro. Ho fatto tutto per questa squadra, anche il portiere. Non ci avrei mai pensato, ma è successo".
"Il teatro è come nel calcio il posto dove una persona può venire e creare un'emozione, un bello spettacolo. Il calcio è anche quello, cercare di dare un'emozione allo spettatore. In Serie A sono tutte partite difficile, a volte abbiamo avuto poca lucidità sotto porta, ma siamo stati bravi a reagire e a crederci. La vittoria è bella perché per arrivarci fai tanti sacrifici, anche dei momenti che si possono passare con la famiglia, ma quando vengono ripagati con una vittoria pensi che ne vale la pena. Quando non si perde non si butta via nulla, si riparte sempre con più voglia per tornare ad assaporare il sapore della vittoria, che è inutile negare è la cosa più bella."
Il mondo del calcio: "Nel calcio siamo tutti ragazzi normali, e tante volte vogliamo essere trattati come tali. Oltre allo sport io ho tante passioni, conduco una vita tranquilla e semplice e mi piace vivere così. Non mi piace stare sotto ai riflettori. Provo a essere più spensierato possibile dopo il calcio. Il mio idolo è mio papà, grazie a lui ho sviluppato la passione per il calcio. Da piccolo guardavo le sue partite a Bergamo insieme a mia mamma e ai miei nonni, ricordi bellissimi. Nella vita bisogna dare l'esempio non solo con le parole. Dopo il mio ritiro vorrei che in tutte le piazze dove ho giocato ci sia un bel ricordo legato a me. Non sempre è possibile, ma spero che sia così":
Il rapporto con Parma: "Parma è una città ideale per un giocatore, perché ti permette di lavorare senza troppe pressioni. Il pubblico è esigente, però ti lascia comunque allo stesso tempo molto tranquillo, e quindi questo credo sia fondamentale per un giocatore, perché ti dà modo di lavorare però sapendo che se tu sei un giocatore, sei un ragazzo che ha delle ambizioni in una piazza comunque esigente come qui a Parma, credo che sei nel posto giusto. Ti permette comunque di avere una vita anche al di fuori del calcio, e non tutte le città in Italia ti permettono di fare questo. Venendo da Bergamo trovo una grande somiglianza, le persone sono sempre educate e rispettose e sempre vicine alla squadra, sin dal primo giorno. E' fondamentale per la crescita della squadra. Per me è un piacere stare in mezzo a loro. Ho fatto tutto per questa squadra, anche il portiere. Non ci avrei mai pensato, ma è successo".
"Il teatro è come nel calcio il posto dove una persona può venire e creare un'emozione, un bello spettacolo. Il calcio è anche quello, cercare di dare un'emozione allo spettatore. In Serie A sono tutte partite difficile, a volte abbiamo avuto poca lucidità sotto porta, ma siamo stati bravi a reagire e a crederci. La vittoria è bella perché per arrivarci fai tanti sacrifici, anche dei momenti che si possono passare con la famiglia, ma quando vengono ripagati con una vittoria pensi che ne vale la pena. Quando non si perde non si butta via nulla, si riparte sempre con più voglia per tornare ad assaporare il sapore della vittoria, che è inutile negare è la cosa più bella."
Il mondo del calcio: "Nel calcio siamo tutti ragazzi normali, e tante volte vogliamo essere trattati come tali. Oltre allo sport io ho tante passioni, conduco una vita tranquilla e semplice e mi piace vivere così. Non mi piace stare sotto ai riflettori. Provo a essere più spensierato possibile dopo il calcio. Il mio idolo è mio papà, grazie a lui ho sviluppato la passione per il calcio. Da piccolo guardavo le sue partite a Bergamo insieme a mia mamma e ai miei nonni, ricordi bellissimi. Nella vita bisogna dare l'esempio non solo con le parole. Dopo il mio ritiro vorrei che in tutte le piazze dove ho giocato ci sia un bel ricordo legato a me. Non sempre è possibile, ma spero che sia così":
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