
Il Parma scopre Ndiaye, l'agente: "Trattativa lunga, Lipsia e Stoccarda lo seguivano"
Il Parma scopre Abdoulaye Ndiaye, difensore classe 2002 arrivato in estate dal Troyes a fronte di un esborso di più di 7 milioni di euro (pi bonus). L'agente del giocatore, Yvan Le Mee, è intervenuto a TuttoMercatoWeb.com per parlarci del suo impatto in Italia dopo le prime tre apparizioni del senegalese.
Com'è stato l'impatto a Parma?
"Ottimo. È arrivato a Parma un po' tardi, sicuramente se avesse fatto tutto il ritiro sarebbe stato meglio. La negoziazione è stata lunga ed è stata fatta con la proprietà del Manchester City (il Troyes è del circolo del City Group, n.d.r.), con la quale non è facile trattare. È una società grande, a livello di decisioni devi confrontarti con diverse persone, poi anche per il prezzo non è facile, viste le cifre che circolano in Inghilterra. Ma aggiungo che la trattativa non è stata facile perché il City Group credeva in lui e preferiva darlo in prestito".
E a livello di campo, come lo ha visto?
"Sono soddisfatto. Si trova bene con Cuesta: la scelta di Parma è stata fatta con la società, ma anche in conseguenza alla scelta fatta dal club per il tecnico. Perché voleva fortemente il ragazzo, come la società. Poi in campo ha mostrato la sua qualità, presenza fisica e anche tecnica, unite alla velocità nonostante l'altezza di 195 centimetri".
I suoi prossimi obiettivi?
"Parma è una società storica, che fa lavorare bene e fa crescere i giocatori, valorizzandoli. Al Parma abbiamo portato Bonny, l'idea è di fare un percorso simile con Ndiaye. Bonny era arrivato in Serie B, Abdoulaye direttamente in A, ma con il Parma abbiamo trovato una società che lavora benissimo. Come faceva l'Udinese da tempo o oggi l'Atalanta pur con altri obiettivi. Di prendere giovani forti, lavorarci ed eventualmente valutare future cessioni in club come Inter, Juventus, Napoli e Atalanta stessa. Oggi Ndiaye vuole conquistare il posto da titolare, fare bene e raggiungere la salvezza con il Parma. La fase difensiva in Italia può solo che migliorare: è arrivato in una università da questo punto di vista".
L'interesse del Parma com'è nato?
"Cercava un difensore mancino per la difesa a 3, sono pochi sul mercato. Con il proprio scouting il Parma ha individuato il suo profilo. Io sono l'intermediario che con l'agente del giocatore ha curato il trasferimento. Sapevamo che il Parma aveva bisogno in quel ruolo e ci sembrava la soluzione ideale".
Altri club erano su di lui?
"C'erano club della Ligue 1 su di lui, ma nel campionato francese ci sono alcuni problemi economici legati ai diritti TV. Poi dalla Bundesliga: le tedesche sono sempre attente ai talenti francesi. Nomi? Lipisia, Stoccarda e Werder Brema si sono informate. Anche alcuni club della Premier l'hanno osservato".
L'investimento è stato rilevante per un club come il Parma. Quanto punta su di lui il la società gialloblu?
"È vero l'investimento è stato importante. Oggi se vuoi puntare a una salvezza più tranquilla, i giocatori si pagano di più. Un difensore di prospettiva costa, vuol dire che il Parma crede su di lui. Alessandro Pettinà e Federico Cherubini hanno fatto un grande lavoro per convincere il City Group a venderlo, visto che come dicevo preferivano il prestito".
In sede di presentazione gli è stato chiesto del facile paragone con il suo connazionale Koulibaly.
"Koulibaly è fonte d'ispirazione per i difensori in generale, figuriamoci per un senegalese. Sull'uno contro uno Koulibaly è incredibile e dunque da questo aspetto Ndiaye ha da imparare da un campione come lui. Sulla velocità e sulla tecnica Abdoulaye ha valori più alti, ma lavorerà per crescere e diventare di quel livello".
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