Tragedia in acqua: morto a 31 anni dopo essersi tuffato per un bagno, risucchiato dalla corrente

Il primo maggio è stato segnato da un’immane tragedia avvenuta alla gola del Furlo, al confine tra Umbria e Marche, con un trentunenne deceduto dopo essersi tuffato in acqua nella fiume Candigliano. A perdere la vita è stato il trentunenne Muhammad Ali Raza, morto annegato dopo essersi immerso nelle acque del fiume. Appena iniziato a nuotare ha però chiesto aiuto, non riuscendo a tornare a riva ed è stato risucchiato dalla corrente. Immediati sono stati i soccorsi con l'intervento dei vigili del fuoco, del 118 e dei carabinieri.

Sono sopraggiunti gli elicotteri dei vigili del fuoco di stanza ad Arezzo e a Bologna, che hanno sorvolato la zona a bassa quota nel tentativo di avvistare il corpo dall'alto. È entrata in azione la squadra fluviale dei vigili del fuoco e sono intervenuti anche i sommozzatori di Bologna. Il corpo dell'uomo, che viveva a Filottrano, nelle Marche, è stato trovato senza vita dopo circa tre ore dai sommozzatori alla Golena, davanti agli occhi di diversi testimoni che affollavano l’area naturalistica, tra cui anche diversi arrivati dall’Umbria per trascorrere la giornata di festa.