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In Serie B volano gli stracci fra Perugia e Reggina. Santopadre furioso: "Ci hanno fregato"
Giornata tesa in Lega B. Nel corso dell'Assemblea infatti sono volati stracci fra il Perugia e la Reggina con scambi di accuse che sono poi proseguiti anche a mezzo comunicato stampa. Ad accendere la micca è stato il presidente degli umbri Massimiliano Santopadre che ha attaccato il collega Marcello Cardona accusandolo di aver fregato tutti costringendo all'intervento il numero uno del Bari Luigi De Laurentiis per riportare la pace.
Una pace durata poco visto che la Reggina ha voluto rispondere tramite un comunicato alle accuse ribadendo di aver operato nel "rigoroso rispetto delle regole previste dall'Ordinamento giudiziario per le imprese in crisi e con tempestiva comunicazione alle istituzioni sportive" e accusando Santopadre di aver parlato perché deluso dai risultati della sua squadra, che è retrocessa in Serie C. Il Perugia ha così pubblicato un comunicato in cui si va a fondo nelle accuse appellandosi all'ordinamento sportivo: "Si verifica quindi, nell’ordinamento sportivo, che io che pago puntualmente tutto (e mi attengo ai principi di lealtà, probità e correttezza) sono chiaramente svantaggiato nei confronti di una squadra che, anziché pagare tasse e contributi, con quei soldi ha comprato e contrattualizzato giocatori e allenatore con stipendi molto onerosi".
Una lotta a botte di comunicati che certamente non fa bene alla categoria e neanche al mondo del calcio oltre a far tornare d'attualità l'urgenza di una riforma complessiva della Giustizia Sportiva e del movimento in generale.
Una pace durata poco visto che la Reggina ha voluto rispondere tramite un comunicato alle accuse ribadendo di aver operato nel "rigoroso rispetto delle regole previste dall'Ordinamento giudiziario per le imprese in crisi e con tempestiva comunicazione alle istituzioni sportive" e accusando Santopadre di aver parlato perché deluso dai risultati della sua squadra, che è retrocessa in Serie C. Il Perugia ha così pubblicato un comunicato in cui si va a fondo nelle accuse appellandosi all'ordinamento sportivo: "Si verifica quindi, nell’ordinamento sportivo, che io che pago puntualmente tutto (e mi attengo ai principi di lealtà, probità e correttezza) sono chiaramente svantaggiato nei confronti di una squadra che, anziché pagare tasse e contributi, con quei soldi ha comprato e contrattualizzato giocatori e allenatore con stipendi molto onerosi".
Una lotta a botte di comunicati che certamente non fa bene alla categoria e neanche al mondo del calcio oltre a far tornare d'attualità l'urgenza di una riforma complessiva della Giustizia Sportiva e del movimento in generale.
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