Bettella: "Ne usciremo fuori ma senza fretta"
Per un calciatore, abituato a stare ogni giorno all’aria aperta e viaggiare quasi ogni settimana, questi giorni casalinghi devono essere duri come evidenzia Bettella: «Mi mancano molto il pallone e il campo, lo stadio, il calore dei tifosi. Sono nato con il pallone tra i piedi, ci dormivo insieme. Mi manca la mia ragazza che vive a Milano, gli amici, i compagni. E mi manca vedere le persone vivere in tranquillità, senza questa paura».
La normalità oggi è un sogno: «Ne usciremo fuori, ma la situazione va affrontata senza fretta. So che tutto questo prima o poi finirà, ma bisogna sempre pensare anche agli altri e farlo mi rattrista molto, perché ci sono persone che stanno male e soffrono. Il virus ha colpito anche nel calcio: noi giocatori siamo abituati a stare sempre insieme e a girare. Sarebbe stato difficilissimo non beccarsi il virus».