Pordenone Calcio: con Empoli è scontro fra centenari

Lunedì sera al Teghil andrà in scena una sfida fra centenari. Sia il Pordenone che l’Empoli, club fondati ufficialmente nel 1920, celebrano quest’anno cento anni di storia. 

In realtà il calcio a Pordenone nacque sette anni prima nel 1913 quando una delle sezioni dell’Unione Sportiva Pordenonese giocava sul rettangolo delle Casermette. La data ufficiale della nascita del sodalizio neroverde è stata poi riconosciuta nel primo giorno di ottobre 1920. Prendendo per buona quest’ultima dunque lunedì sera si confronteranno due club coetanei.

La diffusione del Covid ha impedito grandi festeggiamenti di popolo sia a Empoli che a Pordenone con la speranza in entrambi i capoluoghi di poter celebrare il secolo dalla fondazione in primavera del 2021.

“In realtà – ha tenuto a precisare sorridendo Attilio Tesser – noi, come squadra, non abbiamo lasciato passare l’avvenimento in silenzio. Lo abbiamo celebrato con la promozione in serie B, categoria che i ramarri non avevano mai affrontato prima”.

Visto che festeggiamenti sono stati rinviati all’anno prossimo il popolo neroverde si augura che possano essere allietati da una nuova promozione.

“Arrivare nella massima serie – riconosce il tecnico – è anche il traguardo del nostro ambizioso presidente Mauro Lovisa che, non dimentichiamo, ha preso in mano le redini della società fra i dilettanti regionali”.

Le basi per il nuovo salto di categoria sono già state poste varando un programma triennale che in questo primo anno prevedeva il ringiovanimento della rosa neroverde con l’inserimento di giovani di proprietà che possano crescere ed essere valorizzati in neroverde.

“Stiamo facendo benino – il komandante giudica il rendimento dei suoi ragazzi nelle prime nove giornate di campionato -, ma dobbiamo fare ancora meglio perché questo è un campionato ancora più difficile di quello passato dominato sin dall’inizio, cosa anomala per la cadetteria, dal Benevento. Ora siamo tornati al grande equilibrio tipico della serie B. Per questo -aggiunge – il nostro primo obiettivo è la permanenza in categoria. Se poi saremo bravi come l’anno scorso magari potremo puntare nuovamente a un posto nell’appendice nobile”.