Pordenone Calcio: Colucci non si tocca

E’ cambiato l’anno, è cambiato il Pordenone.

Non è cambiato il tipo di gioco di Colucci. Un passettino avanti rispetto alle sconfitte di Meda col Renate e dell’ultimo match del 2017 con il Santarcangelo (entrambe perse per 0-1) è stato fatto. Il pareggio con il Fano, ultimo in classifica, non può però essere definito l’inizio della rinascita neroverde.

Soprattutto in considerazione del nuovo investimento fatto da Mauro Lovisa nel mercato di riparazione. Contro i marchigiani, alla ripresa dopo la pausa, Colucci ha mandato subito in campo Nocciolini e Bombagi e a gara in corso gli altri due neoacquisti: Zammarini e Cicerelli.

Non solo: è tornato a giocare dopo uno stop lungo due mesi anche Federico Gerardi.

Dopo aver visto i suoi sbattere sistematicamente contro il muro di Brevi, Leo ha chiuso ancora una volta con quattro attaccanti e un paio di centrocampisti offensivi in campo. Mossa che riusciva a Mancini all’Inter tricolore, ma che nel nostro piccolo mondo ha contribuito, come già successo in passato, a intasare ulteriormente i sedici metri davanti al portiere avversario.

Il popolo neroverde, giunto al Bottecchia sulle ali di una nuova speranza, questa volta non ha mancato di sottolineare sonoramente tutta la sua delusione. Manifestazione che non ha scalfito, almeno in pubblico, la fiducia di Mauro Lovisa in Colucci.

Si va avanti così, in attesa dell’arrivo al Bottecchia sabato di un Bassano in piena forma, reduce da tre vittorie consecutive.