Chievo Verona, 24 ore con il fiato sospeso e lo spettro di dover ripartire dalla serie D
Saranno 24 ore lunghissime. Le più lunghe della storia del Chievo. Presentato il ricorso alla Covisoc, giovedì sarà il Consiglio federale a esprimersi sull’esclusione al campionato di serie B. La società è convinta di aver operato nel rispetto delle norme, ma è evidente che ci sia preoccupazione per quella che potrebbe essere la parola fine sull’avventura tra i professionisti della squadra della Diga che in caso di bocciatura dovrebbe ripartire dalla serie D.
Ma la battaglia per Campedelli non è ancora conclusa. Anche in caso di parere negativo del consiglio federale e quindi di esclusione dal campionato, il Chievo ha la possibilità di rientrare dalla finestra del Collegio di garanzia del Coni e successivamente del Tar e del Consiglio di Stato.
Il problema resta la rateizzazione del debito fiscale con l’Agenzia delle entrate e un bilancio che fa registrare 44,2 milioni di debiti e 14,4 di crediti.
A “monitorare” la situazione con sguardo interessato e pronto a eventuali ricorsi in caso di parere favorevole c’è il Cosenza di Guarascio che sarebbe la squadra ripescata in B in caso di mancata iscrizione del Chievo.
Nel ritiro di Pieve di Cadore intanto la squadra cerca di non farsi coinvolgere da queste notizie e dal pessimismo che trapela. Ma non è semplice lavorare con questa spada di Damocle sulla testa.