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Il capitano del Taranto Marsili a cuore aperto: "Qui ho messo su famiglia ed è un orgoglio rappresentare questa squadra e città"
giovedì 28 ottobre 2021, 21:09Primo Piano
di Redazione 1 TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte lacasadic.com

Il capitano del Taranto Marsili a cuore aperto: "Qui ho messo su famiglia ed è un orgoglio rappresentare questa squadra e città"

Due città nel cuore, Roma e Taranto. Ora ha un solo obiettivo, rendere orgogliosi i tifosi pugliesi. Max Marsili è un professionista di 34 anni che ha legato la sua vita al Taranto e che ha deciso di raccontarsi in esclusiva ai microfoni di LacasadiC.com

La trafila nelle giovanili e l’esordio in A con la Roma

Marsili cresce nelle giovanili della sua squadra del cuore, la Roma, esordendo da titolare a 18 anni nell’aprile del 2005. “Giocavamo a Udine e l’allenatore Bruno Conti mi fece partire dall’inizio. Un’emozione indescrivibile, tutti i bambini sognano di giocare in prima squadra”. Un ricordo agrodolce perché fu sostituito al minuto 36 in seguito alla rimonta avversaria, con i friulani tornati sul 2-2 dopo il doppio svantaggio iniziale: “Non andò benissimo ma non rimpiango nulla”. Nella Roma di quei tempi c’erano campioni come Totti, Cassano e Montella. “Mi allenavo con loro da quando avevo 15 anni, erano i miei idoli sin da bambino, mi hanno accolto benissimo. Sono campioni in campo e fuori. Ti danno consigli importanti per farti crescere al meglio”.

Da Roma a Taranto

L’esperienza alla Roma lo forgia come calciatore e come uomo. Ben presto però cambia città, si sposta di circa 400 chilometri verso sud. Da questo momento diventa un romano-tarantino e da 15 anni vive in Puglia. “Qui a Taranto ho conosciuto mia moglie e abbiamo messo su famiglia, sono contento di quella scelta”. La vita, si sa, è fatta di scelte e non sempre si fa quella giusta. “Tante volte – ci racconta Marsili – ci sono scelte sbagliate o consigli sbagliati, questo capita quando non hai persone che ti stanno dietro e ti seguono nel modo giusto”.

La parentesi in B e il ritorno a casa

Dopo la prima avventura in rossoblù, Marsili fa ritorno alla Roma. La società giallorossa lo gira in prestito al Modena dove fa il suo esordio in Serie B. Mette piede in campo in sole due occasioni, il derby con il Bologna e la sfida con il Siena. L’avventura si interrompe a metà stagione. Da lì un lungo peregrinare, tra Serie C e Serie D, la cui meta finale è la sua seconda casa. “Ho giocato anche in categorie più importanti, avessi avuto la testa di ora sarebbe stato diverso. Prima ero una testa calda”.

“Il sogno di una vita” e il Pallone d’Oro

Un cammino che si chiude lì dove era iniziato. Max fa ritorno in quella che è la sua città. “E’ un’emozione indescrivibile rappresentare Taranto e giocare in una piazza dove vivi da 15 anni ”. Una squadra che tenta di risorgere dopo diverse stagioni di sofferenza tra i dilettanti. La stagione della svolta è la scorsa, sotto la guida dell’allenatore Giuseppe Laterza e, causa Covid, senza il sostegno del proprio pubblico. “Per me è stato un sogno. Ho fatto anche una maglia celebrativa con la scritta ‘il sogno di una vita’. Un obiettivo rincorso per tanto tempo che non avevo ancora raggiunto”. Il Taranto esce finalmente dall’inferno della Serie D e vince il campionato. Per Marsili è una stagione indimenticabile. “L’anno scorso sono stato premiato come migliore calciatore della categoria. Ho vinto il Pallone d’Oro, un premio che conservo con grande affetto. Questo dimostra – continua Marsili – che anche in categorie minori bisogna porsi degli obiettivi”.