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Il Giudice sportivo squalifica i campi di Foggia e AvellinoTUTTO mercato WEB
lunedì 28 novembre 2022, 19:29Primo Piano
di Redazione 3 TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte LEGA PRO

Il Giudice sportivo squalifica i campi di Foggia e Avellino

DECISIONE IN MERITO ALLA GARA FOGGIA-AVELLINO DEL 7 NOVEMBRE SCORSO. SOCIETÀ MULTATE

Il Giudice Sportivo Dott. Stefano Palazzi, con l’assistenza di Irene Papi e dal Rappresentante dell'A.I.A. Sig. Silvano Torrini, - viste le relazioni redatte dai componenti della Procura Federale e dal Commissario di Campo in data 7 novembre 2022 e la conseguente ordinanza con la quale sono stati disposti accertamenti istruttori; - visti gli accertamenti effettuati e trasmessi dalla Procura Federale a questo Giudice in riscontro alla richiesta formulata, osserva quanto segue.

Condotte poste in essere
Dalle relazioni redatte dai Componenti della Procura Federale e dal Commissario di Campo sopra richiamate e dagli accertamenti ulteriori effettuati in ordine alla gara FOGGIA - AVELLINO del 7 Novembre, sono emerse le seguenti risultanze. All’inizio della gara, nel settore ospiti erano presenti tifosi dell’Avellino in ridottissimo numero (non più di venti); al minuto 27 del primo tempo, si è udito lo scoppio di un petardo, all’esterno dello stadio e, subito dopo, c’è stato l’ingresso dei tifosi dell’Avellino, nel numero di 270 circa, che sono andati ad occupare il settore ospiti ubicato in curva nord dello Stadio “Pino Zaccheria”, adiacente al settore curva nord, denominato “Franco Mancini”, occupato dal tifo organizzato del Foggia. All’ingresso dei tifosi dell’Avellino, in numero di circa 270, sono iniziate schermaglie verbali e, immediatamente dopo, tra il minuto 28 e 30 del primo tempo, dal settore occupato dai tifosi dell’Avellino, sono scoppiati tre petardi, due lanciati nel loro stesso settore ed uno sul terreno di gioco, in prossimità della bandierina del calcio d’angolo di fronte al proprio settore. Quindi, nel settore curva nord “Franco Mancini”, sono stati accesi consecutivamente 10 fumogeni, lanciati nel settore occupato dai tifosi dell’Avellino, insieme con 4 bottigliette di acqua; in risposta a tali condotte, i tifosi dell’Avellino hanno iniziato a lanciare, verso la curva nord settore “Franco Mancini”, occupata dai tifosi del Foggia, 4 fumogeni e 3 bottigliette di acqua; (allegato 14 fotogrammi 3-8 relazione PF). Successivamente, è stato posto in essere il tentativo di invasione, da parte di alcuni tifosi del Foggia, presenti nel settore “Franco Mancini”, attraverso il passaggio inferiore della curva nord, del settore occupato dai tifosi dell’Avellino, tentativo respinto dall’intervento di agenti della Digos, presenti sugli spalti (allegato 14 fotogrammi 9 - 16 relazione PF). In conseguenza di tali condotte, al minuto 34, è stata decisa la sospensione della gara e, successivamente, in considerazione della presenza, sul terreno di gioco, degli agenti della Digos, della presenza delle squadre a metà campo e dell'invito, da parte dei calciatori del Foggia, ad interrompere gli atti violenti, la gara è proseguita, in quanto non vi era più il lancio di fumogeni e gli agenti della Polizia avevano la situazione sotto controllo (allegato 14 fotogrammi 1- 2 e 17-24 relazione Procura federale). Pertanto, al minuto 39, la gara è ripresa sino alla fine del primo tempo ed il secondo tempo si è svolto regolarmente. Al termine della gara, si è verificato un ulteriore lancio di 6 fumogeni e di 4 bottigliette dal settore curva nord “Franco Mancini” verso il settore occupato dai tifosi dell’Avellino e, in risposta, i tifosi dell’Avellino hanno lanciato, verso il citato settore occupato dai tifosi del Foggia, n. 4 fumogeni ed una bottiglietta di acqua. Conseguenze lesive Dalle indagini espletate è emerso, altresì, che durante l’incontro, a causa del lancio di un petardo proveniente dal settore ospiti, due operatori dei vigili del fuoco facevano ricorso alle cure mediche e riportavano un trauma acustico da scoppio guaribile in giorni 5. Mentre gli steward impegnati nel settore ospiti tentavano di persuadere questi ultimi a mantenere un comportamento più consono, un petardo lanciato nel terreno di gioco da parte dei tifosi dell’Avellino esplodeva a breve distanza dal DGE ed prossimità di uno steward che, a causa dell’esplosione, veniva soccorso da personale del 118 in servizio allo stadio, come da scheda di intervento allegata in atti, e riscontrato affetto da “trauma acustico conseguente a scoppio di petardo a distanza ravvicinata”. Anche un altro steward, mentre si trovava sul recinto di gioco in prossimità della curva nord occupata dai tifosi ospiti, veniva colpito da un fumogeno di colore verde ed a seguito di ciò faceva ricorso alle cure dei sanitari presenti allo stadio che lo trovavano affetto da “contusione apice craniale in seguito a caduta di fumogeno”. Inoltre, risulta che, mentre i tifosi ospiti erano in procinto di salire sui mezzi, un centinaio di tifosi locali, dopo aver forzato la cancellata esterna, veniva in contatto con i tifosi ospiti e viene riportato che un tifoso locale è rimasto ferito e successivamente refertato con giorni 10 di prognosi per trauma cranico e toracico. Soltanto l’intervento dei reparti inquadrati che si frapponevano alle due fazioni consentiva, alle ore 00.40, che i tifosi avellinesi potessero lasciare Foggia in sicurezza. Infine, dalla relazione trasmessa risulta che, al termine del servizio, a causa dei disordini occorsi tra le due tifoserie, otto operatori della Questura di Foggia hanno fatto ricorso alle cure sanitarie, venendo refertati tutti con prognosi di 5 giorni per contusioni e traumi di vario genere. Di questi sette sono rimasti feriti nel corso del primo tempo a seguito di un'aggressione perpetrata da alcuni ultras Foggiani all’interno del settore curva nord ed uno al termine della gara, nel corso degli scontri tra le due tifoserie all’esterno dell’impianto.

Provvedimenti adottati
A seguito dei fatti occorsi è stato comunicato che si è proceduto all’arresto differito di due persone risultanti, allo stato, appartenere alla tifoseria Foggiana del settore curva nord e sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi. Sulla scorta di informazioni assunte dal Personale di scorta della Questura di Avellino, inoltre, emerge che tra i supporter giunti a Foggia vi era una nutrita rappresentanza dei gruppi ultras occupanti la curva sud dello stadio “partenio” di Avellino.

Riscontro relazioni gara
In conclusione, gli accertamenti espletati hanno consentito di puntualizzare le circostanze già descritte nelle relazioni trasmesse a questo Ufficio dalla Procura federale e dal Commissario di Campo, dalle quali era emerso, oltre a quanto sopra riportato, che, al termine della gara, i tifosi del Foggia posizionati nel settore Curva Nord Franco Mancini" avevano intonato un coro oltraggioso nei confronti della tifoseria e della squadra avversarie comportante offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale. I primi atti ufficiali di gara e le indagini espletate hanno, quindi, consentito di accertare i seguenti comportamenti posti in essere dalle due tifoserie, comportamenti che si riportano sinteticamente, atteso che sono stati già descritti in modo analitico. 97/289 97/290

Condotte perpetrate dai tifosi del Foggia
- all’arrivo dei tifosi avversari nel settore loro destinato, lancio di 10 fumogeni e di 4 bottigliette di acqua verso il settore occupato dai tifosi dell’Avellino; - tentativo di invasione del settore occupato dai tifosi dell’Avellino da parte di alcuni tifosi del Foggia, presenti nel settore “Franco Mancini”, attraverso il passaggio inferiore della curva nord; - a seguito della commissione delle condotte di cui sopra e di quelle poste in essere dai tifosi avversari, è stata decisa la sospensione della gara; - al termine della gara, lancio di 6 fumogeni e di 4 bottigliette dal settore curva nord “Franco Mancini” verso il settore occupato dai tifosi dell’Avellino; - nel corso della gara, esplosione di petardi nel settore proprio e lancio di un petardo sul terreno di gioco e di uno nel recinto di giuoco; - a seguito dell'aggressione perpetrata da alcuni ultras Foggiani all’interno del settore curva nord sette operatori della Questura di Foggia hanno fatto ricorso alle cure sanitarie con prognosi per tutti di giorni cinque; - a seguito degli scontri verificatisi al termine della gara tra le due tifoserie, all’esterno dell’impianto, un operatore della Questura di Foggia ha fatto ricorso alle cure sanitarie con prognosi di giorni cinque; - al termine della gara, coro oltraggioso nei confronti della tifoseria e della squadra avversarie comportante offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale, intonato dai tifosi del Foggia posizionati nel settore Curva Nord "Franco Mancini".

Condotte perpetrate dai tifosi dell'Avellino
- tra il minuto 28 e 30 del primo tempo, esplosione di tre petardi, due lanciati nel loro stesso settore ed uno nel terreno di gioco, in prossimità della bandierina del calcio d’angolo di fronte al proprio settore; - fra il minuto 30 e 34 del primo tempo, in risposta a lanci effettuati dagli avversari, lancio verso la curva nord settore “Franco Mancini”, occupata dai tifosi del Foggia, di quattro fumogeni e di tre bottigliette di acqua; - a seguito della commissione delle condotte di cui sopra e di quelle poste in essere dai tifosi avversari, è stata decisa la sospensione della gara; - al termine della gara, in risposta a lanci dei tifosi avversari, i tifosi dell’Avellino hanno lanciato, verso il settore sopra indicato, occupato dai tifosi del Foggia, quattro fumogeni ed una bottiglietta di acqua; - durante l'incontro, a causa del lancio di un petardo proveniente dal settore ospiti, due operatori dei vigili del fuoco facevano ricorso alle cure mediche e riportavano un trauma acustico da scoppio guaribile in giorni 5 di prognosi; - durante l'incontro, a causa del lancio di un petardo, uno steward veniva soccorso da personale del 118 in servizio allo stadio e riscontrato affetto da “trauma acustico conseguente a scoppio di petardo a distanza ravvicinata” e un altro steward, mentre si trovava sul recinto di gioco in prossimità della curva nord occupata dai tifosi ospiti, veniva colpito da un fumogeno di colore verde ed a seguito di ciò riscontrato affetto da “contusione apice craniale in seguito a caduta di fumogeno”; - terminata la gara, mentre i tifosi ospiti erano in procinto di salire sui mezzi, un centinaio di tifosi locali veniva in contatto con i tifosi avversari e risulta che un tifoso locale è rimasto ferito e successivamente refertato con giorni 10 di prognosi per trauma cranico e toracico; - a seguito degli scontri verificatisi al termine della gara tra le due tifoserie, all’esterno dell’impianto, un operatore della Questura di Foggia ha fatto ricorso alle cure sanitarie con prognosi di giorni cinque;

Conclusioni
Da quanto sopra esposto risulta, in primo luogo, la gravità delle condotte poste in essere, rispettivamente e reciprocamente, dai tifosi del Foggia e dell'Avellino, in occasione e durante la gara fra le due Società medesime. Infatti, nel richiamare le specifiche condotte rispettivamente poste in essere, va evidenziato che, nel corso del primo tempo, immediatamente dopo l'arrivo - in ritardo - dei tifosi dell'Avellino si è verificato, dapprima, un lancio reciproco di materiale pirotecnico indirizzato da un settore verso l'altro e viceversa. Alcuni oggetti pirotecnici sono stati lanciati anche sul terreno e nel recinto di gioco, provocando conseguenze lesive a carico di due Steward operanti per la società ospitante e di due Vigili del Fuoco. Si è verificato un tentavo dei tifosi di casa di invasione del settore occupato dagli ospiti, respinto soltanto per l'intervento delle Forze dell'Ordine. Tali condotte hanno reso necessaria la sospensione della gara per circa cinque minuti e la partita è proseguita soltanto dopo che le Forze dell'Ordine hanno consentito il ristabilimento delle condizioni necessarie alla ripresa del gioco. Al termine della gara lo scambio di lanci di materiale pirotecnico e di bottigliette di acqua è ripreso, come analiticamente riportato. Nel corso della gara si sono verificati l'esplosione nel settore proprio ed il lancio di materiale pirotecnico sul campo da parte di entrambe le tifoserie. In conseguenza delle condotte perpetrate si sono determinate molteplici conseguenze lesive in danno di vari operatori, in sintesi di due Vigili del Fuoco, di due Steward incaricati dalla Società di casa, di otto Operatori delle Forze dell'Ordine e di un tifoso ella Società ospitante. Appare, pertanto evidente la gravità dei comportamenti dei sostenitori delle due Squadre impegnate nella gara, condotte che, in violazione degli artt. 6, 25 e 26 C.G.S., costituiscono fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti integranti pericolo per l’incolumità pubblica. Inoltre, esse hanno determinato, anche in concreto, la sospensione della partita e la necessità, per i molteplici soggetti sopra indicati, di fare ricorso alle cure mediche, con conseguenti prognosi di giorni di riposo e di cure. Alla luce di quanto sopra riportato e considerato, nelle condotte di entrambe le tifoserie, si deve ritenere ricorrente un caso di particolare gravità che, in applicazione del comma 4 dell'art. 25 cit, impone l'inflizione, congiunta o disgiunta, di una delle sanzioni di cui all'art. 8, comma 1, lettere d), e), f), C.G.S. Nell'individuazione della sanzione più adeguata alla gravità delle condotte perpetrate ed alle conseguenze concrete che ne sono derivate appare congrua la sanzione prevista dalla lettera e), e cioè l'obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse. Nella specie, anche in considerazione della adozione dei modelli organizzativi da parte della Società ospitante, della presenza di un numero consistente di Addetti alla sicurezza e del relativo intervento, della collaborazione prestata con le Forze dell'Ordine, dell'atteggiamento dei calciatori del FOGGIA finalizzato ad invitare i propri sostenitori a porre fine alle condotte descritte, della circostanza che la Società Avellino disputava la gara in trasferta, si ritiene adeguata l'inflizione, a carico di ciascuna delle due Società, dell'obbligo di disputare una gara casalinga a porte chiuse. Inoltre, in considerazione della molteplicità e della gravità delle condotte poste in essere e delle conseguenze che ne sono derivate, appare equo irrogare alle Società in esame anche un'ammenda, computata nella misura di cui di seguito, ritenendo applicabile la continuazione, ex art. 13, comma 2, C.G.S. e valutando che la Società Avellino disputava la gara in trasferta.

Per i motivi esposti, in ordine alle condotte rispettivamente poste in essere dai sostenitori delle due Società, adotta i seguenti provvedimenti.

SOCIETA’ FOGGIA OBBLIGO DI DISPUTARE UNA GARA A PORTE CHIUSE E AMMENDA DI € 10.000
Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 8, lett. e), 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la loro gravità. Misura attenuata in considerazione dei modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., relazione e atti di indagine proc. fed., r.c.c., documentazione fotografica).

SOCIETA’ AVELLINO OBBLIGO DI DISPUTARE UNA GARA A PORTE CHIUSE E AMMENDA DI € 5000
Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 8, lett. e), 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la loro gravità, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta (r. proc. fed., relazione e atti di indagine proc.fed., r.c.c., documentazione fotografica).

Dispone che la sanzione della disputa della gara casalinga della Società FOGGIA e della Società AVELLINO a porte chiuse sia scontata con decorrenza dalla seconda giornata di gara successiva alla data di pubblicazione della presente decisione onde consentire alla LEGA ITALIANA CALCIO PROFESSIONISTICO di adottare le misure conseguenti alle sanzioni irrogate.

IL GIUDICE SPORTIVO Dott. Stefano Palazzi