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...con Raffaele Rubino
“Coppa Italia senza la C? Tolta un’opportunità ai calciatori. Superlega, i club sanno perché. Parma, retrocessione solo un incidente. Italiano pronto per il salto. E io...”
“Coppa Italia senza la Serie C? Viene tolta un’opportunità di visibilità ai calciatori”. Così a Tuttomercatoweb il direttore sportivo del Livorno, Raffaele Rubino.
Una spiegazione a questa decisione potrebbe essere dettata da esigenze televisive.
“Col Novara ho giocato contro il Milan con diciassettemila spettatori. Fu un bell’evento per il Novara. Si toglie un’opportunità. In Italia però non è mai successo che una squadra di C sia arrivata a giocarsi la Coppa”.
Nelle scorse settimane si è parlato tanto di Superlega. La sua idea?
“Vero che parlano tante persone. Ma è troppo facile da fuori dire cosa si pensa. Il motivo per cui avrebbero voluto fare la Superlega andrebbe chiesto ai proprietari dei club. Se hanno provato a fare questa scelta c’è una spiegazione e riguarda loro”.
Che mercato sarà quello estivo?
“Bisognerà innanzitutto vedere come saranno composte le categorie. Sarà comunque un mercato interno. In A e B invece c’è sempre modo di lavorare”.
È una realtà che ha conosciuto da dirigente. Che effetto le fa vedere il Parma retrocesso in B?
“Mi dispiace. Perché il percorso di crescita è stato entusiasmante e ben fatto. Peccato che la retrocessione sia arrivata nel momento del cambio di proprietà. Una proprietà virtuosa. È un incidente di percorso momentaneo, vista la forza del club il Parma non farà fatica a risalire”.
Italiano, che era con lei a Trapani, si è consacrato in Serie A. Pronto per il salto?
“Sono contento. Ha fatto un grande percorso e se riuscirà a salvare lo Spezia avrà fatto qualcosa di straordinario. Certamente è pronto per il salto di qualità”.
E lei, direttore?
“Sto sistemando alcune faccende con il Livorno. Poi vedremo cosa accadrà”.
Una spiegazione a questa decisione potrebbe essere dettata da esigenze televisive.
“Col Novara ho giocato contro il Milan con diciassettemila spettatori. Fu un bell’evento per il Novara. Si toglie un’opportunità. In Italia però non è mai successo che una squadra di C sia arrivata a giocarsi la Coppa”.
Nelle scorse settimane si è parlato tanto di Superlega. La sua idea?
“Vero che parlano tante persone. Ma è troppo facile da fuori dire cosa si pensa. Il motivo per cui avrebbero voluto fare la Superlega andrebbe chiesto ai proprietari dei club. Se hanno provato a fare questa scelta c’è una spiegazione e riguarda loro”.
Che mercato sarà quello estivo?
“Bisognerà innanzitutto vedere come saranno composte le categorie. Sarà comunque un mercato interno. In A e B invece c’è sempre modo di lavorare”.
È una realtà che ha conosciuto da dirigente. Che effetto le fa vedere il Parma retrocesso in B?
“Mi dispiace. Perché il percorso di crescita è stato entusiasmante e ben fatto. Peccato che la retrocessione sia arrivata nel momento del cambio di proprietà. Una proprietà virtuosa. È un incidente di percorso momentaneo, vista la forza del club il Parma non farà fatica a risalire”.
Italiano, che era con lei a Trapani, si è consacrato in Serie A. Pronto per il salto?
“Sono contento. Ha fatto un grande percorso e se riuscirà a salvare lo Spezia avrà fatto qualcosa di straordinario. Certamente è pronto per il salto di qualità”.
E lei, direttore?
“Sto sistemando alcune faccende con il Livorno. Poi vedremo cosa accadrà”.
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