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TMW RADIO - Giordano: "A Roma impianti inesistenti. Lazio, Flaminio la casa ideale"
tmwradio
Ospiti: Bruno Giordano
In Studio Alessio Di Francesco
Maracanà con Gianluca Viscogliosi e Cinzia Santangeli
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A parlare dei temi del giorno è stato a TMW Radio, durante Maracanà, l'ex calciatore e tecnico Bruno Giordano.
Italia, c'è voglia di riaprire gli stadi, anche se in maniera ridotta:
"I problemi societari non li possono risolvere i tifosi, i problemi ce li hanno avuti tutti, soprattutto i tifosi. Anche partire col 50% sarebbe ottimo, con le dovute precauzioni ovvio. Stadi pieni poi negli ultimi anni poche volte si sono visti. Sarebbe un buon inizio partire col 50%, poi aumentando a seconda dei dati. Non vedo tutta questa frenesia per fare subito al 100%. Stadi pieni non ce ne sarebbero neanche ora".
Roma e Lazio poco aiutate per quanto riguarda lo stadio:
"Le difficoltà di questi anni per lo stadio sono evidenti, avrà anche sbagliato la società ma se si va tutti nella stessa direzione le cose si fanno. Se c'è la volontà, si può fare lo stadio, ci sono gli esempi. A livello impiantistico nella Capitale non vanno le cose. Non c'è davvero nulla. Lasciare l'Olimpico per altre manifestazioni va bene, lasciando alle società di costruirsi il proprio impianto".
Per la Lazio che ne pensa del Flaminio?
"Sarebbe la sua casa ideale. Si tratta sempre di volontà. Credo che si sarebbero tutte le possibilità per accedere nell'area senza problemi per i tifosi. Ci deve essere la volontà di farlo. In Inghilterra buttano giù lo stadio e ne fanno un altro, qui no".
Roma e Lazio devono essere insieme in questa battaglia?
"Certo, come succede a Milano. Così hai più forza. Se la Lazio avesse spalleggiato la Roma e viceversa, qualcosa si sarebbe fatto in più in questi nove anni".
Italia, c'è voglia di riaprire gli stadi, anche se in maniera ridotta:
"I problemi societari non li possono risolvere i tifosi, i problemi ce li hanno avuti tutti, soprattutto i tifosi. Anche partire col 50% sarebbe ottimo, con le dovute precauzioni ovvio. Stadi pieni poi negli ultimi anni poche volte si sono visti. Sarebbe un buon inizio partire col 50%, poi aumentando a seconda dei dati. Non vedo tutta questa frenesia per fare subito al 100%. Stadi pieni non ce ne sarebbero neanche ora".
Roma e Lazio poco aiutate per quanto riguarda lo stadio:
"Le difficoltà di questi anni per lo stadio sono evidenti, avrà anche sbagliato la società ma se si va tutti nella stessa direzione le cose si fanno. Se c'è la volontà, si può fare lo stadio, ci sono gli esempi. A livello impiantistico nella Capitale non vanno le cose. Non c'è davvero nulla. Lasciare l'Olimpico per altre manifestazioni va bene, lasciando alle società di costruirsi il proprio impianto".
Per la Lazio che ne pensa del Flaminio?
"Sarebbe la sua casa ideale. Si tratta sempre di volontà. Credo che si sarebbero tutte le possibilità per accedere nell'area senza problemi per i tifosi. Ci deve essere la volontà di farlo. In Inghilterra buttano giù lo stadio e ne fanno un altro, qui no".
Roma e Lazio devono essere insieme in questa battaglia?
"Certo, come succede a Milano. Così hai più forza. Se la Lazio avesse spalleggiato la Roma e viceversa, qualcosa si sarebbe fatto in più in questi nove anni".
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