
Perché il Bournemouth? Tiago Pinto: "Parlato con altri club, ma Foley ha cambiato tutto"
Dopo tre anni da direttore sportivo della Roma, passato prima dalla scuola Benfica, Tiago Pinto ha trovato una nuova realtà emozionante in Premier League con l'incarico di dirigente del Bournemouth. Ottavo in Premier League, campionato che l'ha sempre impressionato, dalle Cherries ha trovato un progetto incredibile che la proprietà ha trasmesso fin dal primo istante: "Ho parlato con diversi club che avevano diversi progetti. C’è stato però un fattore che ha cambiato tutto: la chiacchierata che ho fatto con il proprietario del Bournemouth, Bill Foley", racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com nel documentario 'Bournemouth, don’t call it Cinderella anymore'.
I motivi che lo hanno spinto ad accettare l'incarico al Bournemouth sono semplici: "Abbiamo fatto la call un martedì e il venerdì dopo avevo firmato il contratto. Qui a Bournemouth ho ritrovato una cosa che per me è sempre stata molto importante in carriera che è la strategia. Nel calcio non si vince con le emozioni. Io sono nato in Portogallo, amo l’Italia ma ho una mentalità un po’ tedesca. Devo avere una strategia e pianificare senza dover cambiare per i risultati", ha spiegato il 40enne portoghese.
In questa stagione il Bournemouth si è tolto qualche sfizio, come la vittoria su Manchester City, Newcastle e Manchester United. Ma c'è una ragione per cui la squadra sta volando: "Dall’arrivo di Bill Foley sono cambiate tante cose. Abbiamo fatto grandi investimenti sulla squadra. Negli ultimi 2-3 anni il Bournemouth ha speso circa 300 milioni per i giocatori. Le persone che hanno lavorato nel club, come Richard Hughes, che oggi è al Liverpool, hanno fatto un capolavoro nel reclutamento. Questo lavoro oggi lo sta continuando Simon Francis. Io penso che il club negli ultimi anni è cresciuto molto sotto vari aspetti".
Ma il club non si ferma mai e ora c'è in programma di ampliare lo stadio, il Vitality Stadium: "Quando arrivi capisci subito che è piccolo ma l’atmosfera è molto positiva. Penso che per noi sia un vantaggio che lo stadio sia così. Secondo me è un po’ lo spirito del calcio inglese", ha confidato Tiago Pinto.
I motivi che lo hanno spinto ad accettare l'incarico al Bournemouth sono semplici: "Abbiamo fatto la call un martedì e il venerdì dopo avevo firmato il contratto. Qui a Bournemouth ho ritrovato una cosa che per me è sempre stata molto importante in carriera che è la strategia. Nel calcio non si vince con le emozioni. Io sono nato in Portogallo, amo l’Italia ma ho una mentalità un po’ tedesca. Devo avere una strategia e pianificare senza dover cambiare per i risultati", ha spiegato il 40enne portoghese.
In questa stagione il Bournemouth si è tolto qualche sfizio, come la vittoria su Manchester City, Newcastle e Manchester United. Ma c'è una ragione per cui la squadra sta volando: "Dall’arrivo di Bill Foley sono cambiate tante cose. Abbiamo fatto grandi investimenti sulla squadra. Negli ultimi 2-3 anni il Bournemouth ha speso circa 300 milioni per i giocatori. Le persone che hanno lavorato nel club, come Richard Hughes, che oggi è al Liverpool, hanno fatto un capolavoro nel reclutamento. Questo lavoro oggi lo sta continuando Simon Francis. Io penso che il club negli ultimi anni è cresciuto molto sotto vari aspetti".
Ma il club non si ferma mai e ora c'è in programma di ampliare lo stadio, il Vitality Stadium: "Quando arrivi capisci subito che è piccolo ma l’atmosfera è molto positiva. Penso che per noi sia un vantaggio che lo stadio sia così. Secondo me è un po’ lo spirito del calcio inglese", ha confidato Tiago Pinto.
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