
Roma, non è solo mercato, è una dichiarazione d’intenti
Per la prima volta da anni, il mercato della Roma non sa di corsa contro il tempo, ma di progettazione. Si respira una nuova aria a Trigoria, fatta di visione, metodo e coerenza. Merito di Gian Piero Gasperini, che prima di firmare il triennale con i Friedkin ha preteso – e ottenuto – un ruolo centrale nella costruzione tecnica. Non solo un allenatore, ma un architetto del cambiamento. E chissà che in questa svolta non ci sia lo zampino silenzioso ma decisivo di Claudio Ranieri, in qualità di senior advisor.
Gasp vuole una squadra che lo rappresenti. Vuole corsa, duttilità, fame. E ogni nome sul taccuino sembra rispondere a un disegno preciso. Matt O’Riley, ad esempio, non è solo un’opportunità: è un’ossessione che parte dai tempi dell’Atalanta. Centrocampista completo, inserimenti letali, tecnica e struttura: tutto in uno. La Roma ci prova con un’operazione creativa, consapevole dei vincoli UEFA ma decisa a puntare in alto.
Sulle fasce, due profili agli antipodi ma complementari: Maxim De Cuyper a sinistra, talento belga in ascesa, e Nadir Zortea a destra, che con Gasperini ha già scritto qualche riga di carriera. Senza dimenticare Vagiannidis, obiettivo concreto con margini enormi. E poi un centrale, un attaccante, magari una sorpresa.
Non è solo un mercato. È una presa di posizione. Una Roma che smette di inseguire, e inizia finalmente a dettare. Perché quando hai un’idea chiara, non è più il tempo di rincorrere: è il tempo di costruire.
Gasp vuole una squadra che lo rappresenti. Vuole corsa, duttilità, fame. E ogni nome sul taccuino sembra rispondere a un disegno preciso. Matt O’Riley, ad esempio, non è solo un’opportunità: è un’ossessione che parte dai tempi dell’Atalanta. Centrocampista completo, inserimenti letali, tecnica e struttura: tutto in uno. La Roma ci prova con un’operazione creativa, consapevole dei vincoli UEFA ma decisa a puntare in alto.
Sulle fasce, due profili agli antipodi ma complementari: Maxim De Cuyper a sinistra, talento belga in ascesa, e Nadir Zortea a destra, che con Gasperini ha già scritto qualche riga di carriera. Senza dimenticare Vagiannidis, obiettivo concreto con margini enormi. E poi un centrale, un attaccante, magari una sorpresa.
Non è solo un mercato. È una presa di posizione. Una Roma che smette di inseguire, e inizia finalmente a dettare. Perché quando hai un’idea chiara, non è più il tempo di rincorrere: è il tempo di costruire.
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