
La formazione più nostalgica del Mondiale. Si scrive Flamengo, si legge Serie A
Oggi il ritorno in campo del Flamengo contro il Los Angeles FC, quella della società rubionegra è una delle rose più 'nostalgiche' se guardiamo a quel che è stato il nostro campionato. Anche nei tempi recenti, con calciatori che hanno scritto pagine importantissime del nostro pallone, perfino della Nazionale italiana. Ci sono meteore ma anche capitani di formazioni di altissimo spessore e altri che la Serie A l'hanno solo sfiorata.
Prendiamo per esempio la formazione titolare che ha vinto 2-0 la gara d'esordio contro l'Esperance di Tunisi. A centrocampo il debutto al Fla di Jorginho, che è stato perno dell'Italia che ha vinto l'Europeo, che ha scelto di tornare nella sua patria natale, seppur poi abbia deciso di vestire la maglia azzurra. Al suo fianco Erick Pulgar, straordinario con il Bologna, a fasi alterne con la Fiorentina. Sulla trequarti Gerson, che da noi, anche alla Roma, era un evanescente eppur brillante corpo estraneo ma che in rubionegro è addirittura capitano. Davanti Pedro, meteora della Fiorentina ma star da tanti anni dell'attacco dei brasiliani.
E poi la panchina. Al netto di Vina, anche lui impalpabile presenza italiana con la maglia della Roma, c'era Danilo, leader e capitano della Juventus, che ha scelto di rientrare in patria anche per questioni personali anziché sbarcare a Napoli alla corte di Antonio Conte. E non era in campo, ma è parte della rosa, anche Alex Sandro, altro che alla Juventus ha toccati vette altissime prima di dare poi un mesto e lungo addio. E c'è pure chi la A l'ha sfiorata, su tutti Gonzalo de Arrascaeta sulla trequarti e chi potrebbe presto abbracciarla. Sponda Juve, l'esterno Wesley Franca...
Prendiamo per esempio la formazione titolare che ha vinto 2-0 la gara d'esordio contro l'Esperance di Tunisi. A centrocampo il debutto al Fla di Jorginho, che è stato perno dell'Italia che ha vinto l'Europeo, che ha scelto di tornare nella sua patria natale, seppur poi abbia deciso di vestire la maglia azzurra. Al suo fianco Erick Pulgar, straordinario con il Bologna, a fasi alterne con la Fiorentina. Sulla trequarti Gerson, che da noi, anche alla Roma, era un evanescente eppur brillante corpo estraneo ma che in rubionegro è addirittura capitano. Davanti Pedro, meteora della Fiorentina ma star da tanti anni dell'attacco dei brasiliani.
E poi la panchina. Al netto di Vina, anche lui impalpabile presenza italiana con la maglia della Roma, c'era Danilo, leader e capitano della Juventus, che ha scelto di rientrare in patria anche per questioni personali anziché sbarcare a Napoli alla corte di Antonio Conte. E non era in campo, ma è parte della rosa, anche Alex Sandro, altro che alla Juventus ha toccati vette altissime prima di dare poi un mesto e lungo addio. E c'è pure chi la A l'ha sfiorata, su tutti Gonzalo de Arrascaeta sulla trequarti e chi potrebbe presto abbracciarla. Sponda Juve, l'esterno Wesley Franca...
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