
Gasperini alla Roma è un gran colpo. Un clima ostile o scettico ancor prima di vederlo all'opera non ha senso
Andiamo subito al punto: Gasperini nuovo allenatore della Roma è un gran colpo da parte dei Friedkin, Ranieri e Ghisolfi. Che poi il tecnico non riscuota la simpatia di molti tifosi giallorossi è una questione a parte. Ci sta, ma è il gioco delle parti, perché lo stesso Mourinho, osannato quanto rimpianto dopo il suo esonero, non era certo stato tenero con la Roma quando era l'allenatore dell'Inter.
In attesa dell'ufficialità di Gasperini come tecnico giallorosso si è già storto il naso, ancora prima di vedere mezzo allenamento, un minuto di precampionato. Addirittura si è messo in dubbio il fatto che sia all'altezza di una Roma che non entra in Champions da troppo tempo a questa parte, anche perché, nel frattempo, il posto che era di solito della Roma lo ha preso proprio l'Atalanta di Gasperini, facendo diventare la squadra bergamasca un modello da seguire. A Roma questo concetto lo si è detto in più di un'occasione, segno di una sconfitta gestionale, ma con l'umiltà di riconoscere allo stesso tempo la strada da seguire per tornare a sognare in grande.
Adesso che Gasperini, l'uomo che ha dato origine a tutto, è pronto a diventare il tecnico della Roma, tutto a un tratto non va quasi più bene. Al di là dell'aspetto caratteriale, perché è lecito che un personaggio possa non essere simpatico, ma il ragionamento del tipo: Juric che è un allievo di Gasperini ha fatto malissimo, non era seguito dalla squadra, quindi la Roma non è adatta a Gasperini è basato più su un'ansia anticipatoria che da un vero e proprio fondamento, anche perché chi copia è diverso da chi è. Tra l'altro, a Gasperini saranno state date delle garanzie tecniche sulla squadra che gli verrà affidata, una squadra costruita su come il tecnico vorrà far giocare la Roma.
In più c'è da aggiungere un altro fatto, non da poco. Ma al posto di Gasperini, chi sarebbe andato bene? Chi c'era meglio di Gasperini prendibile dall'attuale Roma. C'è da ricordare come lo stesso Ranieri abbia detto che l'allenatore che sarebbe arrivato avrebbe dovuto accettare un progetto di almeno 2 stagioni, viste le difficoltà che avrà la Roma sul mercato. Ergo, i top allenatori, quelli che vogliono la squadra pronta, alla Conte o quelli che vogliono tanti milioni da spendere sul mercato, né la Roma poteva offrire un progetto tecnico, né loro avrebbero accettato. Con Gasperini la Roma ha puntato sull'allenatore esperto, navigato (la stessa esperienza che ha permesso a Ranieri di fare tanto bene), allo stesso tempo capace di dare un'impronta chiara al gioco, valorizzare i calciatori e ottenere risultati, come vincere quell'Europa League che a distanza di anni brucia ancora ai tifosi giallorossi, a cui basta nominare la parola Budapest per fargli venire i 5 minuti.
Ovviamente Gasperini dovrà fare il Gasperini e dimostrare che vale tutti i milioni che i Friedkin lo pagheranno. Le aspettative sono altissime e se non saranno ripagate sarà giusto criticare. Sarà una "sfida esaltante" come ha scritto Gasperini? Il tifoso della Roma lo deve sperare. Un clima ostile fin da subito, non ha ragione di esistere.






