
Soulé, quando i gol in trasferta pesano. Il 18 non deve portare la croce, va supportato per essere delizia
Che questa possa essere la stagione della consacrazione di Soulé lo si è visto già durante la pre-season. L'argentino è stato bravo a sfruttare una sorta di vuoto di potere, in avanti, vista l'assenza di Dybala, Dovbyk e Ferguson a mezzo servizio e Pellegrini in rotta con la società. Per la serie, la Roma poteva contare solo su di lui e lui è stato bravissimo a cogliere l'opportunità, sobbarcandosi l'onere di portare avanti la baracca.
Tuttavia Soulé, come tutti, ha bisogno di essere supportato. Si è visto in Roma-Bologna, dove non si è espresso al meglio, per poi fare staffetta con Dybala, si è visto nel primo tempo di Pisa-Roma, quando, nonostante abbia dato sfoggio di tutta la sua abilità nel dribbling, nel concreto, i giallorossi sono stati poco incisivi in zona-gol. Situazione completamente cambiata con l'ingresso di Paulo Dybala, stavolta insieme e non l'uno o l'altro, con Soulé non più costretto a portare la croce, ma a essere delizia, segnando il gol vittoria prima e una doppietta annullata poi.
L'argentino è solito a segnare gol pesanti, tutti in trasferta, che da anni a questa parte è stato il tallone d'Achille dei giallorossi. Con quello segnato all'Arena Garibaldi di Pisa, sono 6 gol su 6 segnati dal numero 18 in trasferta in Serie A, con la Roma. Non abbiamo detto lontano dall'Olimpico, visto lo straordinario gol segnato nel derby. Eccezionefatta per la funesta trasferta di Verona, persa 3-2, nella scorsa stagione, contro Empoli, Parma, Inter, Pisa, i gol di Soulé hanno portato a 4 vittorie per 0-1 (quindi tutti gol da 3 punti), a cui va aggiunto il punticino ottenuto con la Lazio.
Segno che Soulé è già decisivo, ma bisogna continuare a metterlo in condizione di esserlo maggiormente, soprattutto in zona gol, visto che nelle sue corde c'è la possibilità di segnare più dei 5 gol della scorsa stagione.






