
Buone sensazioni da mantenere a lungo
Vedere la Roma nelle parti altissime della classifica oggi è solo un’illusione, nel suo significato di “percezione falsata”: dopo sole due partite ha poco senso in generale parlare dl classifica, col gruppo che ancora si deve sgranare e le posizioni che possono rivoluzionarsi anche in un solo turno di campionato. È però una sensazione piacevole che da queste parti non si provava da un po’ di tempo e si sa che la piazza di Roma spesso vive più di sensazioni che di realtà effettiva: numerino a parte, il campo ne ha lasciate di positive, con quello che manca - la fase offensiva - che oggi può essere considerato un margine di miglioramento più che un problema da risolvere.
La testa punta verso l’alto e il calendario può dare una mano: tra quindici giorni c’è il mai facile derby contro la Lazio, ma prima e dopo ci sono Torino e Verona, avversari abbordabili contro cui pensare di poter raccogliere bottino pieno e mostrare miglioramenti a livello di gioco. Trovarsi alla fine del mese ancora a punteggio pieno, o anche a tredici o dodici punti sarebbe uno scenario ben diverso da quello delle stagioni scorse, percepite - e torniamo alle sensazioni, benché accompagnate dai fatti - come compromesse quando ancora doveva tornare l’ora solare. Tante volte abbiamo detto che lavorare in un clima positivo, specie a Roma, aiuta a mantenere, appunto, positività, così come lavorare in mezzo a polemiche e delusioni rende più difficile uscire dal momento negativo.
Gasperini è uomo di calcio navigato e preparato e tutte queste cose le sa, benché abbia lavorato per nove anni in un ambiente meno esigente e ondivago di quello della capitale. E anche a lui è stato affidato l’ingrato compito di allenare non solo dentro al campo, ma anche fuori, e lui dovrà essere quindi in grado di gestire, come già sta facendo, tutta quella serie di situazioni che conosciamo benissimo. Energie percepite (ancora) come sprecate ma che in realtà è evidentemente necessario spendere per aumentare gli effetti di quanto si fa sul campo, lavoro che già sembra essere piuttosto interessante per quanto abbiamo visto nei primi centoottanta minuti e che servirà per fare il possibile per vincere alla ripresa contro il Torino, innescando il meccanismo virtuoso di cui sopra. Per fare in modo che le sensazioni restino quelle di oggi.







