Nicola ripercorre i suoi mesi alla Salernitana: "Tutto partì da quel famoso 7% di Sabatini"
Non basta questo, ovviamente. Dovevamo creare una identità di gioco, lavorare in ogni singolo allenamento senza trascurare alcun dettaglio creando tra di noi relazioni profonde e reali che potessero fare la differenza. 7% non è percentuale che lascia molto margine all'immaginazione, è un vero e proprio salto nel vuoto. Con l'aiuto della nostra gente abbiamo già raggiunto un grosso traguardo: poterci giocare la salvezza all'ultima partita. Il 7% è un qualcosa in cui crederemo fino all'ultimo secondo, fino a quando l'arbitro non fischierà tre volte. Occorre l'aiuto di tutti, dal primo all'ultimo spettatore che verrà all'Arechi domani. Sarebbe un qualcosa di bellissimo. Mi faceva piacere fare un riassunto del nostro percorso, nel rispetto delle emozioni e delle sensazioni che abbiamo provato".
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