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Salernitana ad alta tensione. Raffaele chiede rinforzi, il club replica a muso duroTUTTO mercato WEB
Maurizio Milan
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 08:34Serie C
di Luca Esposito

Salernitana ad alta tensione. Raffaele chiede rinforzi, il club replica a muso duro

Cambiare tutto...per non cambiare niente. In casa Salernitana ci sono già i primi scricchiolii, al punto che oggi o domani potrebbe esserci un confronto tra società, dirigenza e staff tecnico per fare il punto della situazione e ritrovare un minimo di serenità. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo quello che è accaduto. Ieri sera la squadra ha perso ai rigori la sfida di coppa Italia col Sorrento, offrendo a tratti una prestazione negativa pur con 5-6 occasioni nitide per passare in vantaggio e con l'assenza del pubblico che comunque ha avuto il suo peso. A fine gara mister Raffaele ha chiesto per l'ennesima volta - e con il solito garbo - rinforzi pronti e di qualità dopo aver atteso un mese per accogliere giovani di prospettiva o elementi fermi da tempo. La società, che ha portato la Salernitana dalla A alla C disattendendo molte promesse fatte alla piazza, ha ben pensato di uscire allo scoperto replicando a muso duro. Il presidente Milan, incalzato telefonicamente da patron Iervolino, ha invitato tutti a "non accampare alibi, dobbiamo vincere sempre e comunque e non ci sono scusanti per il ko. Iervolino si chiede come mai alcuni calciatori non vengano presi in considerazione". Ha aggiunto quanto segue l'amministratore delegato Pagano, uno degli ultimi arrivati in casa granata: "Il mercato lo si fa nei modi e nei tempi che riteniamo giusti, rispettando il budget. Ad ora sono arrivati tantissimi calciatori e c'è un direttore sportivo che ha carta bianca. Prima della fine prenderemo quello che serve, ma stasera conta soltanto parlare di questa sconfitta. Vogliamo gente che onori la maglia e che capisca che a Salerno si devono vincere anche le amichevoli". Faggiano, espulso dopo 15 minuti per un nervosismo incomprensibile, non ha detto nulla, ma è chiaro che anche il suo operato sia sotto osservazione visto che mancano all'appello un difensore centrale rapido, un esterno destro, due centrocampisti di categoria superiore e un bomber. Non il massimo per chi lotta per vincere un campionato che inizierà tra sette giorni con tante incognite e una tensione che non aiuta. Ma cosa potranno comportare le tensioni di ieri? Anzitutto non è la prima volta che la società prende atto delle richieste di un allenatore. Paulo Sousa fu particolarmente esplicito nell'estate del 2023, altrettanto Inzaghi nel gennaio 2024 e poi Martusciello sei mesi dopo. Senza dimenticare le dichiarazioni pre Parma di Nicola nell'agosto 2022. In tutti e 4 i casi l'esperienza dei tecnici si è chiusa con un esonero e con una serie di divergenze o con il direttore sportivo del momento o con la proprietà. Per il momento la posizione di Raffaele non è affatto in discussione, ma è ovvio che non avrà fatto piacere allo staff tecnico una bocciatura pubblica rispetto ad una prestazione fortemente condizionata dall'assenza di rinforzi e dall'arrivo alla spicciolata di calciatori che hanno bisogno di tempo per entrare in condizione. E basta leggere i commenti sulle pagine social per rendersi conto di quanto la tifoseria sia ormai stanca di questi botta e risposta a distanza che si chiudono sempre senza chiarire i motivi reali delle promesse non mantenute e senza una piena assunzione di responsabilità circa un doppio salto all'indietro che ha privato Salerno e la sua provincia del grande sogno chiamato serie A. Iervolino prosegue sulla sua strada: nessun confronto con la stampa locale, nessun incontro pubblico con una tifoseria che ha comunque garantito in media 20mila persone in casa e 2500 in trasferta pur ritrovandosi, di fatto, all'ultimo o al penultimo posto per due anni di fila. Anche le parole di Milan potrebbero sortire un effetto boomerang. L'attuale presidente, a cui va dato atto d'averci messo almeno la faccia nei momenti di difficoltà presenziando allo stadio e al campo d'allenamento, ha parlato di una rosa molto competitiva e che deve sempre lottare per vincere senza però entrare nel merito di un organico lacunoso, con molti doppioni, con un caso Liguori da monitorare ogni giorno, Golemic che ha ottenuto l'idoneità sportiva dopo un anno di attesa e una retroguardia che non ha le caratteristiche che richiede il gioco di Raffaele. "Non c'è budget" ribadisce il presidente, "O spendete milioni o via da Salerno" replicano gli ultras che, contrariamente a quanto annunciato a maggio, hanno abdicato ad ogni forma di civile e pacifica protesta. La stessa curva che, al contrario, non fu mai tenerissima verso Lotito, Mezzaroma e Fabiani che hanno vinto tutto quello che potevano vincere lasciando in eredità a Iervolino parco giocatori di valore, bilanci in attivo e la massima serie, con annessi introiti milionari. La questione sollevata da Iervolino riguarda la scelta di Raffaele di non convocare calciatori ufficialmente sul mercato per motivi di budget. E' stato il ds a dire pubblicamente e privatamente di voler ripartire da zero, anche per liberarsi dalle scorie della doppia retrocessione. E il mister, avallando, ha tenuto fuori Legowski, Maggiore, Daniliuc e Sepe, oltre a Lovato (oggi sarà ufficializzato il passaggio all'Empoli, percorso inverso per il portiere Brancolini), mentre Tongya era fuori con la Reggina, ma è stato riaggregato anche per motivi prettamente numerici. La società, stando a quanto filtra, chiederà al ds di provare a trattenere almeno Daniliuc e Maggiore, avviando un dialogo dopo un mese di freddezza. Ma stiamo parlando di un calciatore multato e bacchettato implicitamente in diretta tv per non essersi presentato in ritiro e di un centrocampista che ha fatto male a Salerno e che spesso è stato fischiato dal pubblico. Insomma, un'altra serie di contraddizioni e polemiche che Pagano prova a smorzare sul nascere, senza successo: "Possiamo permetterci di trattenere entrambi, la proprietà è pronta e ne parleremo. Tutte le scelte di mercato sono in capo al direttore sportivo, ma non abbiamo mai imposto nè cessioni, nè acquisti. E il mercato in entrata non è legato a chi va via. Per fortuna abbiamo un proprietario molto solido dal punto di vista finanziario". Ma lo strappo tra gli "esuberi", il mister e la tifoseria appare insanabile e solo un'imposizione della proprietà potrebbe spingere Raffaele a inserirli nell'elenco dei convocati per la prima di campionato contro il Siracusa che si giocherà tra una settimana. Ma agli occhi del gruppo non passerebbe un messaggio sbagliato e che va nella direzione della delegittimazione? Per ora l'ex trainer del Cerignola resiste e non è da escludere che, nella prossima conferenza stampa, si eviteranno risposte che riguardano il capitolo calciomercato. Le idee sono palesemente diverse e c'è poco da commentare. Cosa aspettarsi dunque in questi ultimi giorni? In uscita, come detto, è fatta per il passaggio di Lovato ad Empoli. Si proverà a dialogare con Tongya per capire se abbia voglia di restare, pur con qualche difficoltà tattica nel 3-5-2. Daniliuc ribadirà la volontà di andare via e si dovrebbe ragionare sulla base di una rescissione onerosa, stesso discorso per Sepe che rinuncerà ad una parte di stipendio e poi sarà libero di trovare autonomamente una nuova destinazione. Maggiore piace a Spezia e Palermo, ma in Sicilia non sarebbe un titolare pur godendo della stima di Inzaghi. Classica situazione che si risolverà nelle ultimissime ore. Potrebbe andare altrove in prestito il giovane Iervolino per fare minutaggio e tornare alla base con maggiore esperienza. Legowski è corteggiato da società tedesche e svizzere e ha pochissime chance di riconferma. In entrata mancano ancora un centrale rapido (ma sembra sfumata la pista Capuano), un esterno destro (Raffaele ha chiesto espressamente Russo, ma il Catanzaro chiede soldi e Iervolino frena), due centrocampisti (Tascone non aspetterà all'infinito, l'ultimatum del Cerignola scade oggi) e un attaccante. Confermato il contatto con Lasagna, conteso da Mantova ed Entella. Biasci appare un sogno irraggiungibile, scartato invece definitivamente il nome di Tumminello dalla lista dei papabili. Non è da escludere qualche sorpresa soprattutto se, come probabile, alla fine andassero via tutti i reduci dal biennio horror. In quel caso il risparmio economico sarebbe notevole e Faggiano avrebbe un bel gruzzoletto da investire. Infine capitolo pubblico. Stando ai dati ufficiali sono stati sottoscritti, ad oggi, 2000 abbonamenti nella fase riservata ai "fedelissimi". In pratica, nonostante tutto, la metà dei tifosi ha rinnovato un vero e proprio patto di fede. Non appena inizierà la vendita libera è prevista una leggera impennata, ma la gente è scettica e ieri - al netto delle porte chiuse - la Salernitana è stata accolta all'esterno dello stadio da appena tre persone. Un mix tra indifferenza, rabbia, amarezza e contestazione silente che rischia di ripercuotersi su una squadra che, per vincere, non può prescindere dal dodicesimo uomo. Col Siracusa ultima giornata a porte chiuse, ma anche con l'Atalanta23 non si esclude una presa di posizione della curva che, al pari di altre tifoserie italiane, è contraria alle seconde squadre. Per le trasferte sussiste il divieto del Viminale che vale per tutto il girone d'andata, fatta eccezione per il match di Picerno, mentre al ritorno saranno sicuramente vietati i derby di Cava e Caserta, oltre al match dello Zaccheria col Foggia. Tuttavia il Ministro Piantedosi, dopo un incontro con noti avvocati di fede granata, ha lanciato un segnale d'apertura: se non ci saranno problemi di ordine pubblico la pena potrebbe essere dimezzata. Ma il Centro di Coordinamento spera in un annullamento totale, al punto da essersi rivolto al TAR ottenendo la convocazione di un'udienza nei prossimi giorni con l'ausilio di Federtifosi e dell'amministrazione comunale.