
Salernitana a Marassi con più certezze: Sampdoria orfana del faro Yepes
Il count-down è iniziato subito dopo il triplice fischio del signor Prontera in Salernitana -Mantova, l'attesa e l'ansia stanno crescendo in modo spasmodico a meno due dalla partita dell'anno che vedrà i granata contrapposti alla Sampdoria. I campani arriverebbero decisamente meglio al match rispetto ai liguri, sia per l' effetto positivo su prestazioni e risultati portato dall'avvento di mister Marino in panchina, sia per il presentarsi con due punti in più e due risultati su tre utili, sia, infine, per avere l'intera rosa a disposizione ed un affidabile assetto base di squadra da riconfermare al Ferraris. Il club di via Allende, infatti, disporrebbe in questa decisiva trasferta della possibilità di schierare l' undici migliore possibile, potendo il tecnico granata scegliere in tutti i reparti. In difesa Bronn torna abile ed arruolabile ed entra in ballottaggio con il giovane Ruggeri a fianco dei confermatissimi leader arretrati Ferrari e Lochoshvili. In favore dell'ex primavera laziale giocherebbero l'ottima prova offerta con il Mantova all' Arechi e la possibilità di dare continuità alla linea difensiva e ai suoi meccanismi, contro di lui la poca esperienza individuale, la fragilità maggiore palesata lontano da Salerno e, soprattutto, un certo miss match fisico e caratteriale verso attaccanti strutturati fisicamente e smaliziati come Coda e Niang.
A centrocampo vi è l'incognita Hrustic, con l'australiano in forte crescita e reduce da due apparizioni positive con Cosenza e Spezia, l' ultima da titolare. L'ex Hellas ed Eintracht Francoforte potrebbe superare al fotofinish Zuccon, perché più completo ed in possesso di buone attitudini sia nell'interdire che nel palleggio e nell'inserimento offensivo. Inamovibile ovviamente il Golden Boy Amatucci e sicuri di riconferma pure gli esterni di centrocampo, con Ghiglione e Corazza preferiti in avvio a Stojanovic e Njoh. Tema attacco: qui iniziano le note dolenti in casa Salernitana, perché, unitamente al mal di trasferta il rendimento delle punte è un punto debole degli uomini di Marino. La Bersagliera, dopo il cambio tecnico e la nuova propensione offensiva, non trova i goal di Cerri, Raimondo e Verde, ma, in compenso segna con relativa facilità e crea svariate occasioni da rete a partita.
A Genova il cavalluccio marino dovrebbe essere rappresentato in attacco ancora da Cerri e Verde, ma Simy insidia l' ex Como più di quanto si possa pensare, sull'onda dell' entusiasmo del nigeriano e della sua esuberanza e freschezza atletica in un incontro dove occorrerà pressare la prima costruzione doriana e dove la recente esasperante staticità di Cerri potrebbe costituire un lusso da non potersi proprio permettere. E i blucerchiati? La Sampdoria deve solo vincere ed è molto probabile l' opzione del duo Evani- Lombardo per un assetto offensivo, dove Sibilli potrebbe trovare spazio da mezzala di inserimento con licenza di segnare e Coda con Borini potrebbero essere i terminali avanzati. L'ex granata ha superato nelle gerarchie tecniche Niang e Borini appare per Evani colui che meglio si integra al bomber cavese, costituendo la classica seconda punta di gamba, rapidità e movimento in grado di sfruttarne sponde e spazi aperti.
Per i genovesi il problema maggiore è, però, l' assenza di Yepes in cabina di regia, dato che lo spagnolo si è meritato la titolarità in questo ruolo chiave per il suo saper velocizzare il gioco, oltre che per il suo porsi a riferimento della costruzione bassa e il suo assumersi responsabilità. Le alternative non convincerebbero appieno il trainer doriano, il quale starebbe sfogliando la margherita e sarebbe al momento forse più orientato su Ricci play che su Meulensteen, Vieira o Bellemo. Ricci è stato bocciato a Carrara, ma resterebbe in vantaggio sul meno disciplinato Meulensteen, sul lento e incostante Vieira e sul fuori condizione Bellemo, ciò fermo restando che la Samp, indipendentemente dal preferito, potrebbe soffrire nel fare gioco e nel trovare soluzioni dalla cintola in sù in una gara da vincere a tutti i costi. In difesa attenzione al probabile rilancio dal primo minuto di Ioannou, terzino di gamba e fisicità, ideale per strappare e prendere in velocità le difese avversarie chiuse, come potrebbe a tratti essere quella granata, da quinto a sinistra della linea mediana a cinque dei padroni di casa. Quinto di destra dovrebbe giocare il duttile e pungente De Paoli, pericoloso nei tagli a chiudere le azioni offensive sul secondo paio e in grado, all'occorrenza, di ripiegare scivolando da quarto a destra di difesa.







