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Castori out, Colantuono in: la piazza può sperare nell'effetto "Tudor"?
giovedì 21 ottobre 2021, 00:00Editoriale
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Castori out, Colantuono in: la piazza può sperare nell'effetto "Tudor"?

Sono passati poco più di tre giorni dall'insediamento di Colantuono sulla panchina granata al posto dell'esonerato Fabrizio Castori. Tre giorni di valutazioni, di previsioni, di attese e di speranze. Speranze di vedere una nuova Salernitana, non negli uomini ma nello spirito, un pò come successo ai nemici veronesi da quando Igor Tudor è subentrato all'esonerato Eusebio di Francesco. Gioco, goal fatti, ma soprattutto punti: otto per la precisione in cinque partite, con due pareggi che vanno stretti (quello di Salerno e quello di Genoa) ed una sconfitta, nell'ultima uscita con il Milan, che brucia ancora dopo il doppio vantaggio conseguito. Nel mezzo due vittorie, con Roma e Spezia, che hanno ridato linfa e fiducia ad un ambiente demotivato dalla piccola e breve parentesi Di Francesco. Tudor era stato accolto con scetticismo (il suo curriculum, si sa, non è dei migliori), ma ha conquistato tutti sin dalla prima partita e i risultati gli stanno dando ragione. 

E allora è lecito anche per i tifosi granata sperare che l'effetto Tudor" investa anche la Salernitana? Beh, non proprio. I presupposti sono diversi, partendo dalla rosa: la squadra del Verona è di caratura superiore a quella granata (si pensi ai vari Faraoni, Lazovic, Veloso, Barak, Simeone, Kalinic, Lasagna e Caprari), e il neo-allenatore, per quanto non supportato da uno storico rassicurante, non è stato sicuramente una seconda scelta, ma una vera e propria prima scelta della società che ha puntato soprattutto sulle qualità "caratteriali" dell'ex sergente bianconero, bravo a motivare e a riprendere dal punto di vista mentale i giocatori. Il problema in casa scaligera infatti era proprio nella testa dei giocatori, demoralizzati dalla cura Di Francesco, e la società, attenta e meticolosa, ha scelto il momento giusto per intervenire ed invertire la rotta. 

Siamo sicuri quindi che era questo il momento giusto per cambiare la guida tecnica in casa granata? Beh, ad oggi è difficile dirlo, ma sicuramente cambiare dopo otto giornate un tecnico sul quale è stata costruita una squadra sembrerebbe un azzardo. Senza qualità in mediana, e senza alternative in difesa, era difficile poter pensare ad un allenatore diverso da Colantuono, che avrebbe accettato questa Mission Impossibile. A Salerno dunque il problema non è mentale, o meglio, non è solo mentale: il problema è anche negli uomini, con una squadra allestita forse troppo superficialmente e soprattutto esigua dal punto di vista numerico. Con le cinque sostituzioni, si sa, ormai si contano 16 giocatori e non piu 11-12 come in passato. E la Salernitana di fatto, a parte gli undici titolari e 1 o 2 pedine alternative (a voler essere buoni), non può contare di certo su di una squadra competitivissima, ne tanto meno su di una panchina lunga. A La Spezia l'ennesima testimonianza: per i padroni di casa entrano Verde e Manaj, per la Salernitana Schiavone e Vergani.

E allora forse non era meglio attendere almeno fino a Dicembre per vedere se Castori sarebbe stato in grado di risollevare la squadra, prima di decidere se cambiare direzione tecnica? E magari, nel caso di esonero, individuare un allenatore con il quale programmare e pianificare il mercato infrastagionale per migliorare la qualità del roster? Beh, questo non lo sapremo mai. Speriamo solo di non fare come il Carpi di 6 anni fa...