Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / salernitana / Serie A
TMW RADIO - Gregucci: "Lazio non ancora sarrista, il Milan ha il miglior progetto in Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
mercoledì 10 novembre 2021, 19:05Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Gregucci: "Lazio non ancora sarrista, il Milan ha il miglior progetto in Serie A"

Angelo Gregucci intervistato da Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00
L'allenatore Angelo Gregucci è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, parlando in apertura dell'impegno dell'Italia contro la Svizzera: “Secondo me per assenze stanno peggio alla Svizzera ma non bisogna farsi distrarre. Dobbiamo riscattarci dall’ultimo Mondiale mancato, veniamo da un’estate nobilissima”.

Si critica troppo Immobile?
“Purtroppo in Nazionale patisce le polemiche, non sono neanche critiche. Alla Lazio vive in un ambiente più ovattato, che lo venera perché se lo merita. Ha battuto delle leggende, credo finirà la carriera a Roma. In Nazionale però mastica amaro e si vede anche nelle prestazioni, non è sciolto. Però ha anche raccolto la sfida Qatar”.

In generale mancano centravanti.
“Immobile e Belotti sono quelli che hanno portato più gol. Speriamo che i 2000 di talento come Lucca e Raspadori possano formarsi velocemente ma credo che manchi loro lo step Champions”.

Come si è inserito Sarri?
“Benino. Dopo una fase di studio ci sono passi avanti per venirsi incontro. Non è una Lazio ancora Sarriana, ricordiamoci che vengono da 5 anni lunghi con Inzaghi. Passare dalla difesa su riferimento a quella di reparto richiede tempo. Maurizio li porterà tatticamente dalla sua ma da ex difensore vi dico che è difficile cambiare così. E che tra poco cominceranno a costare anche più degli attaccanti…”.

Con Sarri è un nuovo Cataldi?
"Ha annusato fiducia e sta approfittando delle difficoltà di Leiva, un giocatore comunque importantissimo ma verso il crepuscolo. La convocazione in Nazionale, anche se di rincorsa, gli farà bene all'autostima".

Come ha impattato Inzaghi all'Inter?
"Sono in linea, il progetto tattico non aveva bisogno di tantissimo lavoro: la squadra rimane competitiva anche senza i due alfieri principi persi (Hakimi e Lukaku, ndr). Ci sono state volte, come con la Juve, in cui meritava di più, e sta pagando la continuità di rendimento di chi è davanti. Dico che venderanno cara la pelle, è un'Inter solida, c'è. Il progetto migliore del nostro calcio però è un altro...".


Quale?
"Del Milan. Per tanti motivi, partendo dalla lungimiranza del dirigente e l'intuizione Pioli. Maldini ha convinto la società a puntare su Stefano, in questo momento l'allenatore più evoluto perché ha tantissimi piani gara e sa come valorizzare i giocatori. Si vede da Saelemaekers e Theo Hernandez, per esempio, arrivati con un valore X oggi diventato Y. Il progetto tecnico è meraviglioso, ha la forza di salutare giocatori a fine contratto e rimpiazzarli spingendo avanti il patrimonio di talento. Mi affascinano, mi sembrano sulla scia dei fasti di Van Basten, Baresi... Poi c'è il Napoli. Hanno saputo spendere soldi, vedi Osimhen, ed intuire, guardate invece Rrahmani. Poi c'era una squadra forte, dietro un top quale Koulibaly...".

E Anguissa?
"Quello più che merito del Napoli è negligenza di altri, perché questo calciatore lo potevi prendere per tutta l'estate. Lo conoscevano in pochi...".

Giuntoli però ha anticipato tutti.
"Sì, ma ha solo completato un reparto che già aveva Lobotka, Demme, un centrocampista favoloso come Fabian Ruiz che sa fare tutto. Penso che ci abbia messo una parola Spalletti, chiedendo un centrocampista di chili e presenza, che oggi sta mostrando qualità".

Due parole sulla Salernitana?
"Una città meravigliosa come Salerno vive solo per la sua squadra e, qualsiasi categoria faccia, il cordone ombelicale è durissimo. Ora forse, e dico forse, sarebbe da cavalcare il passaggio societario a gennaio per poter rimanere speranzosi. Colantuono ci sta mettendo del suo per vivere questo cambio di società chiedendo tre-quattro giocatori di livello superiore. Per ora però c'è da rimanere aggrappati ancora per un po'... Serve un mercato di riparazione importante".

Chiusura su due russi in Italia, Kokorin e Miranchuk.
"Alex Kokorin ha della qualità ma sappiamo delle difficoltà dei russi a venire in Italia. In più c'è che siamo nel 2021, dopo un periodo complicato... Lui è uno più datato che si è giocato non benissimo l'opportunità avuta. Miranchuk ha del talento, ma deve aumentare la velocità dei suoi cavalli. Fa ancora poca differenza".

Azmoun è pronto per l'Italia?
"Buonissimo prospetto, ma in Serie A avrebbe bisogno di un periodo per acclimatarsi. In caso di investimento basso farei una scommessa, ma altrimenti sul mercato russo spenderei poco...".