
Sampdoria, quattro allenatori per un disastro: l'analisi del rendimento in panchina
Una stagione travagliata, segnata da continui cambi in panchina e da un rendimento altalenante che ha portato alla prima retrocessione in Serie C della storia blucerchiata. La Sampdoria ha vissuto un campionato all’insegna dell’instabilità tecnica, affidandosi a quattro allenatori diversi nel tentativo – rivelatosi vano – di evitare il baratro. Ecco come hanno inciso, numeri alla mano.
Andrea Pirlo – Un avvio da dimenticare
Il primo a guidare la squadra è stato Andrea Pirlo, confermato in estate con grandi aspettative. Il suo inizio, però, è stato tutt’altro che positivo. In 3 partite il tecnico bresciano non ha mai vinto, raccogliendo un solo punto frutto di un pareggio e due sconfitte. La sua media punti è stata la più bassa della stagione: appena 0,33 punti per partita.
Andrea Sottil – Un parziale rilancio
Dopo l'esonero di Pirlo, il testimone è passato ad Andrea Sottil, che ha avuto in mano la squadra dal 30 agosto al 9 dicembre. In 13 partite ha ottenuto 4 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, totalizzando 16 punti e una media di 1,23 punti a partita. Un rendimento non straordinario, ma sicuramente più solido rispetto al suo predecessore.
Leonardo Semplici – Troppi pareggi, pochi punti
Dall’11 dicembre al 7 aprile, è stato il turno di Leonardo Semplici. Il tecnico toscano ha guidato la Samp per 16 gare, riuscendo a vincere solo in 2 occasioni. A pesare sono stati i 9 pareggi, che hanno rallentato la rincorsa salvezza, insieme a 5 sconfitte. Il suo bottino finale è stato di 15 punti, con una media di 0,94 punti per partita.
Alberico Evani – Una fiammata troppo tardiva
A stagione ormai compromessa, la società si è affidata ad Alberico Evani, attualmente ancora in carica. Subentrato a inizio aprile, l’ex vice di Mancini sulla panchina azzurra ha provato a dare una scossa: in 6 partite ha conquistato 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La sua media è la più alta dell’intera annata: 1,50 punti a partita. Troppo tardi, però, per invertire il destino.
Andrea Pirlo – Un avvio da dimenticare
Il primo a guidare la squadra è stato Andrea Pirlo, confermato in estate con grandi aspettative. Il suo inizio, però, è stato tutt’altro che positivo. In 3 partite il tecnico bresciano non ha mai vinto, raccogliendo un solo punto frutto di un pareggio e due sconfitte. La sua media punti è stata la più bassa della stagione: appena 0,33 punti per partita.
Andrea Sottil – Un parziale rilancio
Dopo l'esonero di Pirlo, il testimone è passato ad Andrea Sottil, che ha avuto in mano la squadra dal 30 agosto al 9 dicembre. In 13 partite ha ottenuto 4 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, totalizzando 16 punti e una media di 1,23 punti a partita. Un rendimento non straordinario, ma sicuramente più solido rispetto al suo predecessore.
Leonardo Semplici – Troppi pareggi, pochi punti
Dall’11 dicembre al 7 aprile, è stato il turno di Leonardo Semplici. Il tecnico toscano ha guidato la Samp per 16 gare, riuscendo a vincere solo in 2 occasioni. A pesare sono stati i 9 pareggi, che hanno rallentato la rincorsa salvezza, insieme a 5 sconfitte. Il suo bottino finale è stato di 15 punti, con una media di 0,94 punti per partita.
Alberico Evani – Una fiammata troppo tardiva
A stagione ormai compromessa, la società si è affidata ad Alberico Evani, attualmente ancora in carica. Subentrato a inizio aprile, l’ex vice di Mancini sulla panchina azzurra ha provato a dare una scossa: in 6 partite ha conquistato 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La sua media è la più alta dell’intera annata: 1,50 punti a partita. Troppo tardi, però, per invertire il destino.
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